Ue, cieli d’Italia ancora troppo rumorosi

Bruxelles porterà davanti la Corte di giustizia anche Germania, Finlandia, Austria e Lussemburgo

La Commissione europea ha deciso di portare davanti alla Corte di giustizia l’Italia, oltre ad Austria, Finlandia, Germania e Lussemburgo, per la mancata
comunicazione delle misure di recepimento di una normativa del 2002 per il graduale ritiro degli aerei piu’ rumorosi dagli aeroporti Ue. La direttiva prevede l’applicazione di procedure specifiche prima dell’introduzione di restrizioni per il contenimento del rumore negli aeroporti. In mancanza di un ”approccio armonizzato” al problema – spiega la Commissione in una nota –
verrebbe a crearsi una situazione eterogenea caratterizzata dall’adozione di soluzioni diverse, con conseguenti distorsioni della concorrenza tra aeroporti con problemi analoghi di inquinamento acustico e la creazione di ostacoli che
impedirebbero un miglioramento efficace della situazione in tutta l’Europa.
La direttiva, ricorda Bruxelles, applica il principio istituito in una comunicazione del 1999 sui trasporti aerei e l’ambiente, secondo il quale si deve evitare che aumenti il numero di persone esposte al rumore prodotto dagli aerei. Non avendo recepito la direttiva nell’ordinamento interno i cinque Stati membri – conclude l’esecutivo europeo – ”limitano seriamente la possibilita’ degli aeroporti dell’Ue di contribuire a migliorare le prestazioni ambientali delle operazioni di trasporto aereo”. La Commissione aveva gia’ inviato all’Italia e agli altri paesi interessati una lettera di costituzione in mora il 25 novembre 2003 e un parere motivato il 30 marzo 2004.

editore:

This website uses cookies.