Grazie a uno storico voto alla Conferenza generale dell'Unesco, la Palestina entra a pieno titolo dell'organismo Onu per Scienza, Educazione e Cultura. E' un clamoroso successo diplomatico per i palestinesi, che per la prima volta entrano ufficialmente a far parte di un'agenzia delle Nazioni Unite. Ma che ha messo sul piede di guerra gli Stati Uniti e Israele, dividendo l'Europa.
Intanto, però, l'ammissione all'Unesco permetterà ai palestinesi di presentare la candidatura di molti importanti siti allo status di patrimonio dell'umanità, che li trasformerebbero in una 'manna' turistica, oltre a renderne possibile il restauro e la protezione, ma che potrebbero anche costituire un'ulteriore fonte di tensione con Israele.
L'Anp (Autorità nazionale palestinese) ha già presentato ufficialmente, nel febbraio scorso, la candidatura di Betlemme come patrimonio mondiale dell'umanità e l'Unesco prenderà una decisione entro luglio 2012. Nel 2010 la città ha accolto 1,5 milioni di visitatori e per il 2011 conta di superare i due milioni di turisti.
Dopo Betlemme, l'Anp intende presentare la candidatura di altri 20 siti, tra i quali Hebron, dove si trova la Tomba dei Patriarchi e la moschea di Ibrahim (nome musulmano di Abramo), visitata da ebrei e musulmani. Tra le candidature anche quella di Gerico, una delle città più antiche del mondo (secondo alcuni la più antica del mondo). Ma in lizza ci sono anche Garizim, monte sacro dei Samaritani, le grotte di Qumran, dove furono scoperti i rotoli del mar Morto, lo stesso mar Morto e la città vecchia di Nablus.