Grande lutto nel mondo del turismo italiano e internazionale. È morto Franco Rosso, fondatore dell’omonimo gruppo italiano Francorosso.
Franco Rosso è deceduto a Lugano all’età di 94 anni. Ad annunciare la scomparsa i figli Sara, Paolo e Alessandro, secondo quanto scrive il Corriere del Ticino. I funerali si terranno alle 14 di giovedì 30 marzo al Tempio Crematorio di Lugano. Seguirà una cerimonia presso l’hotel The View Lugano.
Rosso è stato un pioniere nel settore dei viaggi. Nel 1953 a Torino fonda la prima sede dell’Ufficio Turistico Franco Rosso. Negli anni del boom economico italiano sviluppa l’offerta di viaggi organizzati in Europa e di cataloghi per le crociere. All’inizio degli anni ‘70 amplia l’offerta di viaggi per l’Africa con viaggi esotici in Kenya e Zanzibar. Negli anni ’90, la cessione del ramo viaggi, ceduto quasi interamente ad Alpitour. La storia imprenditoriale della famiglia Rosso continua da Lugano dove ha sede la Planhotel Group Resorts una società di gestione alberghiera con 13 strutture nel modo, di cui 7 di proprietà.
“Fondatore del brand omonimo, che tutt’ora perdura e rappresenta l’Italia all’estero con grande orgoglio, Franco Rosso può, senza dubbio, essere considerato uno dei “punti cardinali” di questo straordinario settore” lo ricorda così Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi. Franco Rosso tra l’altro è stato prima presidente di Atoi e, dopo la fusione con Assotur nel 2000, anche primo presidente di ASTOI.
“Pioniere, quando fondò l’azienda negli anni 50, grande visionario negli anni 70, quando fu tra i primi a programmare voli charter su mete diventate iconiche per il mercato italiano come il Kenya – paese che ha amato fino alla fine dei suoi giorni – Franco Rosso è stato uno dei più grandi interpreti del Tour Operating italiano – aggiunge Ezhaya -. Ma, al di là dei successi personali e professionali, quello che più si deve a Franco Rosso è l’aver contributo solidamente e concretamente alla costruzione di questo settore creando uno dei marchi più longevi e più prestigiosi del mercato. Ricordo ancora l’ultima volta che lo vidi a Lugano, dove ormai viveva da anni insieme a Sara e Paolo, due dei figli che hanno proseguito il suo percorso nel mondo del turismo. Delle tante cose che ci siamo detti in quell’incontro, mi porto via la sua gentilezza d’animo e il suo stile pacato, virtù quanto mai rare in questi tempi concitati e, ancor di più, il suo grande carisma, qualità che ha da sempre denotato la sua persona. Grazie Franco per tutto quello che hai dato al Turismo e che – come tutte le opere dei “grandi” – prosegue brillantemente oltre la tua vita”.