“In tutto il mondo il termometro dello sviluppo economico di un paese è rappresentato dall’efficienza e dall’adeguatezza del sistema trasporti e delle infrastrutture: allo stato attuale quindi è perfettamente inutile parlare di sviluppo economico e turistico in Italia, nonostante le grandi potenzialità, a fronte di un sistema trasporti assolutamente inadeguato”. La pensa così Rino Siconolfi, presidente Tubiviaggi TO, che sottolinea come “per andare dall’Italia alle Maldive ci si impieghi 9 ore mentre per andare in treno da Bologna a Catania ce ne vogliono 12, mentre nella vicina Svizzera ci sono 90 compagnie ferroviarie capaci di raggiungere persino le vette oltre i 3000 metri”.
“L’Italia – aggiunge Siconolfi – avrebbe bisogno di un sistema trasporti integrato: aeroporti-ferrovie-trasporto marittimo attraverso un piano nazionale ma il Governo sembra proprio non vedere il problema. Oltre agli errori di gestione commessi con Alitalia e la chiusura dell’hub di Malpensa, la situazione dei trasporti verso il Sud Italia risulta particolarmente grave e carente. Se prendiamo regioni come la Sicilia e la Calabria, non raggiungibili con l’AV ferroviaria che termina a Napoli e Salerno,vediamo come anche i collegamenti aerei siano insufficienti e carenti. Tutto questo – conclude – fa si che l’enorme potenziale turistico dell’Italia in termini di occupazione e di opportunità venga svilito di fronte a un sistema trasporti assolutamente inadeguato e con una compagnia aerea di bandiera in caduta libera, dopo che sono stati investiti oltre 8 miliardi di soldi pubblici e fuori dalle rotte internazionali che hanno incrementato i ricavi delle compagnie dei paesi competitor”.