venerdì, 29 Marzo 2024

Anas, slitta l’introduzione dei pedaggi dal 1 maggio

Manca il decreto che deve stabilire tratte e criteri di pagamento

Gli automobilisti possono tirare un sospiro di sollievo. Il 1 maggio non scatterà, come previsto, l'introduzione dei pedaggi sulle autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas: quasi un migliaio di chilometri, compresi probabilmente anche il Grande raccordo anulare di Roma, la Salerno-Reggio Calabria e diverse autostrade siciliane. Ad annunciarlo è il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, che fa una "considerazione da calendario": senza il decreto, che deve stabilire tratte e criteri di pagamento, non si può partire. Servirà quindi qualche mese in più, ma – assicura l'Anas – "cercheremo di farlo nel minore tempo possibile". L'introduzione dei pedaggi sulle autostrade e i raccordi dell'Anas era stata decisa dalla Manovra estiva, che aveva però fissato la partenza a inizio 2012. Il dl trasporti ha poi accelerato i tempi, anticipando la data al primo maggio. Nel frattempo l'Anas ha bandito una gara da 150 milioni di euro per la realizzazione del sistema di 'tele-pedaggio' che è stata aggiudicata ad Autostrade per l'Italia, ma l'aggiudicazione definitiva è stata finora rimandata in attesa del decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm) contenente le tratte da mettere a pedaggio e le modalità.
Il sistema di pagamento sulle autostrade interessate dai pedaggi sarà quello del 'free flow', ovvero attraverso portali simili ai tutor, che avranno "una finalità diversa – ha precisato Ciucci – ma lo stesso sistema di individuazione delle targhe": in sostanza le telecamere rileveranno le targhe, individuando i percorsi effettuati e il prezzo da pagare. Le modalità di pagamento del pedaggio, poi, "saranno le più flessibili", ha assicurato il presidente dell'Anas. Ci sarà infatti la possibilità sia di utilizzare il telepass per chi già lo possiede sia di effettuare pagamenti anticipati con tessere prepagate da cui verranno scalati gli importi.

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