Arriva il via libera dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) al ritorno in servizio di una versione modificata del Boeing 737 Max, dopo quello di Usa e Canada. Lo annuncia l’Easa con una nota nella quale si precisa che è stato imposto un pacchetto di aggiornamenti software, rilavorazioni elettriche, controlli di manutenzione, aggiornamenti dei manuali operativi e addestramento dell’equipaggio che consentirà all’aereo di volare in sicurezza nei cieli europei dopo quasi due anni a terra. E il via libera è arrivato anche da parte dell’autorità regolatoria britannica sull’aviazione civile (Civil Aviation Authority, Caa) che ha approvato “le modifiche al design” del velivolo in questione, alla sua strumentazione di volo e all’addestramento del personale addetto al pilotaggio come miglioramenti tali da far rientrare gli allarmi sulla sicurezza che aveva suggerito l’atterramento di tutti i 737 Max in seguito a due incidenti catastrofici ravvicinati che avevano coinvolto questo modello di aereo.
Intanto Boeing ha chiuso il 2020 in profondo rosso, con una perdita record di quasi 12 miliardi di dollari. A pesare sono i ritardi nelle consegne del 777X ma anche le continue ricadute finanziarie del 737 Max. Il quarto trimestre si è chiuso con una perdita di 8,4 miliardi di dollari su ricavi in calo del 15% a 15,3 miliardi di dollari. Boeing ha archiviato il 2020 con un rosso da 11,9 miliardi su ricavi per 58,2 miliardi, in calo del 24%.