mercoledì, 24 Aprile 2024

Decarbonizzazione cruciale per il futuro del settore aereo

“Il nostro è uno dei settori tra i più colpiti dalla pandemia che però l’Italia ha saputo affrontare bene per poi ripartire e agganciare la ripresa meglio rispetto al resto d’Europa, al punto che da noi l’estate appena trascorsa ha un numero di voli praticamente identico a quello registrato nel 2019, anno record dell’aviazione internazionale, a fronte di un -9% medio a livello europeo”. Lo ha detto l’ad di Enav, Paolo Simioni, al primo congresso annuale del “Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo” in corso all’aeroporto di Fiumicino.

“Il nostro obiettivo non può però essere limitato alla ricerca della più efficiente gestione – ha aggiunto – dobbiamo saper coniugare sempre di più il rispetto per l’ambiente con gli aspetti operativi propri delle nostre realtà aziendali”.

“Già oggi – ha concluso Simioni – la nostra procedura Free Route consente agli aerei di seguire rotte dirette tra i punti di ingresso/uscita dal nostro spazio aereo, ha garantito risparmi, negli ultimi 4 anni, di oltre 600 milioni di kg di Co2”.

Anche per il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, “la decarbonizzazione del settore aereo è un tema cruciale. A livello internazionale, non soltanto l’Ue ma anche le organizzazioni internazionali, puntano molto in questa direzione per assicurare un futuro al settore ma anche un futuro che rispetti l’ambiente e così facendo rispetti anche la mutata sensibilità delle persone. E’ un processo lungo e per questo va immaginato in due tempi da qui al 2030 con i fattori abilitanti compreso il fondo per la mobilità sostenibile che ho inserito nella legge di quest’anno e che dura fino al 2030. Dopo di che dal 2030 al 2050 la vera e propria decarbonizzazione con la riduzione netta degli impatti sulle emissioni dei fattori inquinanti di gas e clima alteranti. Bisogna sviluppare tecnologie adeguate. Pertanto gli aerei dovranno essere anche di nuova generazione. Senza dimenticare poi – ha concluso – gli aeroporti che possono fare molto proprio per ridurre la loro impronta carbonica”.

“Per non trovarsi spiazzato dall’incremento delle emissioni nel breve termine, il settore aereo deve trovare al suo interno le risorse per la decarbonizzazione; tutti gli stakeholders devono essere proattivi nel definire una roadmap condivisa – ha aggiunto l’ad di Adr, Marco Troncone -. Cruciali le normative che consentano l’espansione del trasporto aereo con obiettivi vincolanti e realizzabili per step: Fitfor55, Taxonomy, sostegno a realizzazione impianti di produzione di rinnovabili, ricerca e sviluppo, innovazione, intermodalità”.

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