“Dobbiamo aumentare l’attività di controllo e di vigilanza e rivedere gli accordi con le compagnie low cost”. E’ quanto ha detto il presidente designato dell’Enac Nicola Zaccheo in audizione presso la commissione Lavori Pubblici del Senato affermando che “le low cost sono un problema serio” anche perché “generano pochissimi ritorni sul territorio non solo come posti di lavoro ma anche come tasse e contributi” visto che, come ha ricordato, nella maggior parte hanno sede all’estero. Oltre alla necessità di attuare un riassetto organizzativo dell’Enac per “renderlo più efficiente” e quella di una “revisione del piano nazionale degli aeroporti”, Zaccheo ha assicurato che uno dei suoi cavalli di battaglia sarà la tutela dei diritti dei passeggeri. In questo preciso campo, ha osservato, “sono stati fatti passi avanti ma con l’esplosione delle low cost spesso i servizi sono al limite della decenza”. E invece “bisogna garantire inequivocabilmente i servizi minimi” cui si ha diritto con l’acquisto dei biglietti quali ad esempio lo spazio tra i sedili e una politica certa relativamente all’imbarco dei bagagli.