L'Enav ed il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto hanno siglato un protocollo d'intesa per regolamentare il servizio di allarme per gli aeromobili che si trovino in condizioni di emergenza in mare. "Con la modifica dell'art. 830 del Codice della navigazione si è reso necessario – spiega una nota dell'Enav – adeguare il quadro tecnico-operativo a quello giuridico, al fine di armonizzare le procedure d'intervento nell'ambito dell'organizzazione nazionale Sar (Search and Rescue)". L'accordo, firmato a Roma da Massimo Garbini, dg Enav, e da Marco Brusco, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, stabilisce i criteri operativi per lo scambio di informazioni tra i 4 centri di controllo di area del traffico aereo (Ats) e la centrale operativa nazionale della Guardia Costiera, quando l'aereo è in fase di navigazione e tra le Torri di controllo degli aeroporti costieri e le autorità marittime periferiche quando l'aereo è in fase di decollo/atterraggio. "Un protocollo all'avanguardia – spiega l'Enav – anche rispetto agli standard mondiali, elaborato congiuntamente e sperimentato in oltre 5 anni di lavoro che prevede l'utilizzo, da parte dei Comandi delle Capitanerie di Porto, del sistema informatico ‘Aois' dell'Enav con la possibilità di disporre dei piani di volo degli aeromobili, unitamente ai bollettini e tutte le informazioni aeronautiche necessarie a garantire il successo e la tempestività del soccorso. In futuro sarà inoltre possibile disporre in tempo reale delle tracce radar trasmesse per via telematica dai Centri di controllo del traffico aereo direttamente alla centrale operativa della Guardia Costiera".