sabato, 27 Aprile 2024

Finalmente conclusi i lavori alla Salerno – Reggio Calabria

Dopo quasi quarant’anni la Salerno – Reggio Calabria è stata completata. Niente più incolonnamenti chilometrici , deviazioni su percorsi alternativi.
“E’ completata”, ha detto Gianni Vittorio Armani, presidente Anas, che a Villa San Giovanni, insieme al ministro dei Trasporti Graziano Del Rio presenteranno l’Autostrada alle autorità locali. Atteso anche il premier  Gentiloni.  

Anas ha previsto un piano di manutenzione che accompagnerà la vita dell’autostrada e che prevederà cantieri mobili che verranno però chiusi nei momenti di grande esodo.   Quello che è stato definito il corpo di reato più lungo d’Italia ha impiegato quasi 40 anni per essere completata ed è costata 7,466 miliardi (dato Anas). Era infatti il 1987 quando il governo Craxi stanzia 1.000 miliardi di lire per ‘lavori di somma urgenza” sulla Sa-Rc che era stata inaugurata nel 1974. Dieci anni dopo, tra il 1996 e il 1997 il governo presieduto da Romano Prodi approva un piano di lavori su tutto il tracciato dell’A3, stanziando 6.000 miliardi di lire.

In base all’esame dei flussi di traffico, il programma di ammodernamento dell’autostrada prevede la realizzazione di 3 corsie per ogni senso di marcia solo per i primi 53 km (da Salerno a Sicignano degli Alburni), mentre per il resto dell’autostrada sono previsti l’adeguamento e la messa in sicurezza.   Nel 1999, l’Anas bandisce le gare per la progettazione. I lavori vengono divisi in ben 77 microlotti che però non sono realizzati contemporaneamente, ma man mano che si sbloccano i fondi pubblici. La Sa-Rc diventa così un’arlecchinata di cantieri resa ancora più precaria dai fallimenti di alcune imprese aggiudicatarie con conseguente procrastinazioni eterne dei lavori. 

Il 21 dicembre 2001 viene approvata la Legge Obiettivo n° 443, proposta dal governo Berlusconi che permette all’Anas di riprogettare la cantierizzazione dell’autostrada in macrolotti affidati a un general conctractor  per accelerare il programma di ammodernamento. Ma sono proprio le ultime inchieste contro la gestione Ciucci a mettere in evidenza i limiti dello strumento del general contractor. Morale, ci vorranno altri 15 anni per completare i lavori.

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