Le Ferrovie dello Stato archiviano il 2019 come il miglior anno della storia del Gruppo e guardano al 2020 con l’obiettivo di crescere ancora, nonostante la situazione legata al Coronavirus. La società guidata da Gianfranco Battisti ha infatti già in cantiere un piano straordinario di accelerazione degli investimenti per oltre 20 miliardi di entro fine anno per ripartire non appena questo momento di emergenza sarà terminato.
I risultati del 2019 esaminati ed approvati dal cda evidenziano un utile netto in crescita a 584 milioni di euro (+4,5% sul 2018) e ricavi operativi pari a 12,4 miliardi (+3%). L’Ebitda sale a 2,6 miliardi (+5,4%) con un Ebitda Margin del 21%. Gli investimenti tecnici, grazie ad una “robusta accelerazione” nella seconda parte dell’anno, toccano gli 8,1 miliardi (+8,4%), confermando al Gruppo il primato per investimenti nel paese. Si rafforza inoltre la solidità finanziaria, con mezzi propri che salgono oltre i 42,3 miliardi. Chiudono in positivo anche i comparti Infrastruttura (con Rete Ferroviaria Italiana e Anas, per 308 milioni) e il settore Trasporto (risultato netto di 293 milioni).
“Il 2019 è stato l’anno migliore della storia del Gruppo: per il secondo anno consecutivo abbiamo superato tutti i nostri obiettivi finanziari”, commenta l’amministratore delegato e direttore generale Gianfranco Battisti.
Forti di questi numeri, le Fs guardano al 2020 con l’obiettivo di perseguire il percorso di crescita previsto nel Piano. Per far fronte all’emergenza Covid-19 il Gruppo ha a messo in campo “diverse iniziative”: a Piazza della Croce Rossa ci si sta infatti già preparando alla fase post-pandemica non solo con strategie che si adatteranno ad un mondo cambiato e a modalità di viaggiare molto diverse da quelle di oggi, ma anche con “un piano straordinario di accelerazione degli investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali per oltre 20 miliardi di euro entro il 2020”.