giovedì, 19 Dicembre 2024

Fs, Mazzoncini: al lavoro su Borsa con un occhio oltreconfine

L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini conferma la presentazione del piano industriale del gruppo a fine settembre, mentre la quotazione in Borsa sarà una questione “più di perimetro che di tempi” e per l’integrazione con Anas è stato “superato un primo gradino tecnico importante”.    

Per il piano, Mazzoncini ha indicato “l’ultima settimana di settembre”, precisando che “sarà decennale, in due fasi, di 5 anni più 5 anni” ed articolato su più fronti, tra cui “l’intermodalità tra le varie forme di trasporto” e la “ristrutturazione del comparto merci”.

Quanto all’Anas, è stata trovata una “soluzione tecnica sulle remunerazioni dei due gruppi” per evitare che la società stradale possa “riportare le Fs, che realizzano oltre il 50% dei ricavi sul mercato, nell’alveo della pubblica amministrazione”, che contempla invece maggiori ricavi da sovvenzioni pubbliche. Le Ferrovie sono poi al lavoro sulla quotazione in Borsa, che “è un mezzo e non un fine” e la soluzione sarà “contenuta nel piano”. Mazzoncini ha comunque escluso che ci possano essere scorpori di società fuori dal gruppo per sbarcare in Borsa.

Ma non finisce qui perché le Fs guardano all’estero e puntano alla Londra-Edimburgo, attualmente gestita da Virgin, partecipando alla gara “in associazione con una impresa inglese”. Il Gruppo poi si sta attrezzando per la liberalizzazione in Europa “dal 2020 con il 4/o pacchetto europeo approvato di recente”.

“Stiamo individuando relazioni con altri Paesi – ha detto – e una tratta interessante sarebbe la Parigi-Bruxelles”. Mazzoncini ha poi ricordato l’accordo chiuso con le Ferrovie tedesche (Db) e quelle svizzere (Ffs) “per treni Milano-Zurigo-Francoforte dall’anno prossimo” grazie al raddoppio del Gottardo.

 

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