I viaggi in treno si consolideranno nel 2025
23 Aprile 2025, 12:44
BCD Travel ha intervistato 681 viaggiatori d’affari in Europa e Asia-Pacifico che hanno viaggiato in treno per lavoro almeno una volta negli ultimi 12 mesi.
Secondo i risultati, i viaggiatori preferiscono il treno rispetto ad altri mezzi di trasporto grazie alla posizione centrale delle stazioni, alla comodità e alla possibilità di lavorare durante il tragitto. Sei viaggiatori su dieci prevedono di effettuare lo stesso numero di viaggi in treno quest’anno rispetto all’anno scorso, mentre il 18% ne prevede di più.
Secondo un terzo degli intervistati, la policy aziendale incoraggia l’uso del treno invece dell’aereo per le brevi distanze (mentre solo il 6% delle aziende lo impone). Sei su dieci non hanno una policy che imponga o incoraggi l’uso del treno, oppure non ne sono a conoscenza.
“Sostituire i voli a corto raggio con viaggi in treno può ridurre le emissioni. Tuttavia, è fondamentale che i viaggiatori siano consapevoli dei cambiamenti di policy, per fare davvero la differenza. Per questo è importante comunicare in modo efficace: devono sapere quando è opportuno prenotare il treno e come farlo in linea con la policy aziendale. Utilizzate più canali – intranet aziendale, email dirette e messaggi mirati nei tool di prenotazione online”, ha detto Olivia Ruggles-Brise, vice president Sustainability di BCD.
I tre motivi principali per cui i viaggiatori preferiscono il treno sono l’accessibilità delle stazioni ferroviarie (49%), la comodità (46%) e la possibilità di lavorare durante il viaggio (41%). Le considerazioni ambientali si piazzano al quarto posto con un promettente 31%: quasi un terzo sceglie il treno perché più sostenibile.
“Prendere il treno anziché volare può ridurre fino al 95% le emissioni di CO₂ di un viaggio – ha aggiunto Ruggles-Brise – È incoraggiante vedere che i viaggiatori iniziano a includere questo aspetto nelle loro scelte. Grazie alle nuove funzionalità ferroviarie di TripSource®, BCD è felice di supportare questo tipo di decisioni e contribuire alla diffusione di opzioni di viaggio aziendali più sostenibili”.
Oltre la metà dei viaggiatori d’affari prenota il treno direttamente sui siti dei fornitori ferroviari, mentre solo un terzo utilizza il portale di prenotazione aziendale (OBT). Per colmare il divario, BCD continua a investire nella propria piattaforma di gestione viaggi TripSource, integrando sempre più le opzioni ferroviarie. Rendere il treno facilmente prenotabile all’interno dell’OBT permette ai viaggiatori di scegliere ciò che conta per loro: comodità, comfort o coerenza con obiettivi personali e aziendali di sostenibilità.
Per quanto riguarda il pagamento, oltre la metà utilizza la carta di credito aziendale (sei su dieci), un terzo usa carte personali e viene rimborsato.
Sebbene la comodità sia il principale motore del comportamento dei viaggiatori, la possibilità di lavorare a bordo è altrettanto importante. Quasi sette su dieci utilizzano Wi-Fi e prese elettriche, considerandole essenziali. Oltre l’80% lavora durante il viaggio e circa la metà sfrutta il tempo per riposare. Quattro su dieci leggono, mentre pochi guardano film: l’intrattenimento è poco utilizzato.
Soddisfazione riguardo alle policy aziendali sul treno Metà dei viaggiatori si dichiara soddisfatta, in misura più o meno elevata, della policy ferroviaria della propria azienda. Uno su sette afferma che l’azienda offre tariffe corporate per i biglietti del treno. La metà può viaggiare in prima classe almeno in alcune occasioni. Tre su dieci non riscontrano difficoltà con le policy ferroviarie; per gli altri, i problemi più citati sono: policy poco chiare, prenotazione scomoda e difficoltà nei pagamenti.
Oltre la metà degli intervistati è soddisfatta dei fornitori ferroviari utilizzati, ma quasi un quarto segnala bassi livelli di soddisfazione. Le principali difficoltà riguardano ritardi o scioperi (50%), sovraffollamento (43%), scarsa connettività (33%) e prezzi elevati (30%). Tre quarti hanno vissuto ritardi e metà ha sperimentato cancellazioni. Queste sono le due principali fonti di disservizio, seguite dal maltempo e dal sovra-prenotazione.