Iata accusa: ancora troppi ritardi nei cieli dell’Ue

Bisignani: provider deludenti su raggiungimento obiettivi del Cielo Unico

La Iata tira le orecchie ai fornitori di servizi della navigazione aerea europei per quel che riguarda gli obiettivi del Cielo Unico Europeo: ancora troppi ritardi, è necessario migliorare la gestione del traffico aereo da parte dell'Ue. La media dei ritardi giornalieri a settembre – precisa la Iata – è stata di 2,4 minuti per volo, superiore all'obiettivo fissato da Eurocontrol di un minuto di ritardo durante l'estate. Luglio è stato il mese peggiore con una media di ritardo di 5,3 minuti, cinque volte l'obiettivo e circa il doppio rispetto a luglio 2009. "L'obiettivo del Cielo Unico Europeo – sottolinea Giovanni Bisignani, numero uno della Iata – è di un taglio del 50% nei costi di gestione del traffico aereo entro il 2020 ed è cruciale per un settore del trasporto aereo europeo competitivo. Nonostante il rinnovato impegno politico per il Cielo Unico, i progressi sono stati lenti", prosegue Bisignani, sottolineando che le compagnie e i passeggeri "stanno pagando il prezzo di lunghi ritardi nel traffico aereo durante l'estate. Per andare avanti – conclude – i service provider europei devono affrontare la realtà e dimostrare la leadership e l'impegno richiesto. Ed è urgente che i ministri dei trasporti europei lo rendano ben chiaro ai loro service provider".

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