Il 2011 è iniziato bene per le compagnie aeree. Secondo la Iata a gennaio c'é stato un aumento dell'8,2% per i passeggeri. Ora però si teme per l'aumento del prezzo del petrolio.
"Guardiamo attentamente come evolve la situazione in Medio Oriente – commenta il direttore generale e ad della Iata, Giovanni Bisignani – la nostra attuale previsione si basa su una media annuale del prezzo del petrolio a 84 dollari al barile (Brent). Oggi il prezzo è superiore ai 100 dollari e per ogni dollaro di incremento l'industria deve coprire costi aggiuntivi per 1,6 miliardi di dollari. Con 598 miliardi di dollari di ricavi, 9,1 miliardi di profitti e un margine di profitto di solo l'1,5%, anche con buone notizie sul traffico, il 2011 si preannuncia come un anno particolarmente impegnativo per le compagnie aeree".