In corso lo sciopero dei treni, rischio disagi in tutta Italia


Giornata a rischio di disagi per chi viaggia in treno. E’ in corso dalle 9 lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie. La protesta si è articolata con in un primo sit-in ieri davanti al Mit, ed oggi con una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia.

La protesta riguarda il personale di Trenitalia, Italo Ntv e Trenord ed è stata proclamata contro il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre un anno. I sindacati chiedono anche garanzie per migliori condizioni di lavoro.

Lo sciopero “potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia”, rende noto il Gruppo Fs, che specifica che “gli effetti, in termini di variazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale”. Per questo motivo, “Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, nel caso, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate. 

“Lo sciopero è un diritto sacrosanto e uno strumento fondamentale a tutela dei lavoratori – ha detto presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso -. Tuttavia, riteniamo che ogni forma di protesta debba tenere conto anche delle esigenze dei cittadini e dei consumatori, che rischiano di subire disagi significativi, soprattutto in un momento in cui il servizio ferroviario è già fortemente penalizzato da guasti e cantieri di ammodernamento. Per questo, chiediamo ai sindacati di valutare forme di protesta alternative, che consentano di difendere i diritti dei lavoratori senza calpestare quelli degli utenti”.