Ntv è in difficoltà. Qualcosa era già trapelato due mesi fa con le dimissioni dell'amministratore delegato Giuseppe Sciarrone. Ma ora è tutto nero su bianco nel nuovo Piano d'impresa 2014-2016, presentato per la prima volta alle organizzazioni sindacali: un piano che prevede una riduzione dei costi di 68 milioni e lo spostamento del break even al 2016 mentre nei piani originari il traguardo doveva essere raggiunto nel 2014.
La situazione "non è allarmante, ma se una società sposta il break even dal 2014 al 2016 vuol dire che qualcosa non ha funzionato: è una situazione da guardare con attenzione", ha spiegato il segretario generale della Fit Cisl Luciano, che in un tweet ha definito il nuovo Piano "impegnativo".
A pesare, secondo quanto spiegato dalla società guidata da Antonello Perricone, soprattutto la guerra dei prezzi, unita alla crisi, nonostante l'esplosione dei viaggiatori sul mercato dell'alta velocità (nel primo anno Ntv ha fatto 4 milioni di viaggiatori e puntava a chiudere il 2013 con oltre 6 milioni): se da un lato, infatti, l'ingresso di Ntv sull'alta velocità ha consentito di abbassare i prezzi a vantaggio dei viaggiatori, questo ha però ridotto i margini di guadagno dell'impresa. Che negli ultimi tre anni ha sempre chiuso il bilancio in rosso (il 2012 ha segnato una perdita di circa 77 milioni, dopo il rosso di 39 milioni del 2011 e di 20 milioni del 2010).
Inoltre, "ci hanno detto che tra banche, fornitori ed efficientamento, devono recuperare 68 milioni", ha riferito Luciano, precisando che azienda e sindacati si sono aggiornati a dopo le feste, per approfondire meglio la situazione.