Privatizzazione Fs, Padoan chiarisce alcuni punti in audizione alla Camera

“Ribadisco che la proprietà della rete resta pubblica ma una cosa è la proprietà e un’altra è la gestione”. Così il ministro Pier Carlo Padoan in audizione alla Camera sulla privatizzazione di Ferrovie, sottolineando che “la gestione della rete e del settore trasporti sono già oggi separati. Non so come sarà il modello di gestione una volta completato il processo, ma in altri casi esteri convivono in modo efficiente proprietà pubblica e gestione non pubblica della rete. Bisognerà valutare le opzioni”. Quindi Padoan ha sottolineato che “il modello di valorizzazione della holding è quello più efficiente, come dimostrato anche da altre realtà consolidate come Enel, Eni e le stesse Poste”.

“La mia valutazione personale – ha spiegato davanti alla commissione Trasporti di Montecitorio – è che è meglio la privatizzazione della holding e non di segmenti perché temo altrimenti si possa verificare un fatto paradossale. Se si privatizza solo l’Alta velocità ci sarebbe l’elevato rischio di fermarsi lì e di perdere una parte dei gioielli di famiglia e perdere l’occasione di portare ai livelli decisamente più alti di quelli attuali gli altri segmenti del trasporto che invece sono parte dell’obiettivo strategico”.   

Secondo il ministro, inoltre, la privatizzazione “potrebbe essere effettuata anche in più fasi, in tranche”, e al momento non si può dare ora una stima degli introiti attesi. “L’approvazione del dpcm rappresenta l’avvio formale del processo di cessione parziale del capitale di Ferrovie, prevista in un arco temporale che terrà conto delle condizioni di mercato e del grado di preparazione dell’azienda alla quotazione”, ha concluso il ministro dell’Economia sottolineando che “il tempo necessario dipenderà dall’ottenimento di risultati di efficienza di gestione”.   

 

editore:

This website uses cookies.