La Commissione Ue ha autorizzato l'introduzione da parte dell’Italia di oneri di servizio pubblico su 16 rotte che collegano tre aeroporti della Sardegna con i principali scali italiani, applicando tuttavia alcune condizioni per evitare restrizioni all’avvio di nuovi collegamenti aerei. Spetta all'Italia, afferma l’euroesecutivo, valutare le esigenze di mobilità dei residenti in Sardegna, tenendo conto della necessità di eventuali oneri, ma Bruxelles chiede all'Italia di modificare anche alcuni aspetti di quelli attualmente in vigore ricordando “i principi guida per la loro applicazione da parte degli Stati membri”. “Tuttavia, gli oneri di servizio pubblico in questione – ha osservato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti – non devono chiudere abusivamente il mercato e proteggere dalla concorrenza un mercato redditizio: è fondamentale che permettano al maggior numero possibile di compagnie aeree di effettuare voli e ai residenti di beneficiare dell'offerta migliore al prezzo minore”. Soddisfazione da parte di EasyJet per la decisione di Bruxelles: “Ci congratuliamo con la Commissione Europea per aver fermato un vero e proprio tentativo di mascherare aiuti di stato in favore di alcune compagnie". Ma il manager della low cost, Arnaldo Munoz, va oltre affermando che “le compagnie aeree e i regolatori del sistema dovrebbero lavorare insieme per ripristinare al più presto una situazione di libera concorrenza sulle rotte da/per la Sardegna”.