In Lombardia si va verso la fine del gestore ferroviario unico. A partire dal 2019, il trasporto pubblico ferroviario, oggi in mano a Trenord, sarà infatti gestito da due imprese differenti: una sarà Trenitalia mentre l’altra sarà in capo alla Regione Lombardia, tramite la controllata Fnm. La decisione è stata annunciata dal governatore lombardo Attilio Fontana, in una comunicazione al Consiglio regionale in cui ha confermato il via libera da parte delle Regione e delle Ferrovie dello Stato, dopo settimane di trattative, alla scissione di Trenord entro il 2018.
“La soluzione è di dividerci le tratte, lasciando alle Ferrovie quelle più a lunga percorrenza mentre alla ‘nuova Trenord’ saranno affidate le tratte suburbane ‘S’ attorno alle città, che comprendono il passante ferroviario di Milano, e anche il Malpensa Express” ha specificato il governatore, assicurando che la “responsabilità dei disservizi” resterà sempre in capo alla Regione a prescindere da chi gestisce le tratte.
Dopo il divorzio da Trenitalia, la Regione punta a gestire quindi intorno al 45% del totale delle linee (pari a circa 330 chilometri di rete), mentre alle Ferrovie andrà il restante 55%. “Per perfezionare tutto stimiamo un arco temporale da qui a fine anno, perché vuol dire che la Regione, come ente regolatore, deve stipulare due contratti di servizio differenti” ha precisato ancora Fontana.
Il primo step del cronoprogramma prevede la firma dell’accordo quadro entro fine luglio, seguito dal “cambio immediato della governance di Trenord”, oggi guidata da Cinzia Farisé.