A quasi tre mesi dall’inizio del lockdown e dopo 33.530 morti da oggi, mercoledì 3 giugno si torna a circolare liberamente in tutta Italia “senza condizioni”, con i cittadini dell’area Schengen e della Gran Bretagna che possono venire nel nostro paese senza obbligo di quarantena e senza altre restrizioni che non siano quelle in vigore per tutti: divieto di assembramento, mantenimento della distanza interpersonale e uso della mascherina nei luoghi chiusi.
Da oggi dunque aeroporti operativi ma restano limiti ai servizi, anche marittimi, svolti in continuità territoriale in servizio pubblico per la Sardegna fino al 12 giugno mentre vengono eliminate tutte le limitazione da e per la Sicilia. In base al decreto firmato dalla ministra Paola De Micheli, per quanto riguarda il trasporto aereo, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo-Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze-Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, e Venezia Tessera.
Per la Regione Sardegna, considerata la particolare situazione dell’organizzazione sanitaria dell’isola, fino al 12 giugno il trasporto marittimo e aereo (su Cagliari, Alghero e Olbia) di viaggiatori di linea da e verso la Sardegna è limitato ai servizi svolti in continuità territoriale in servizio pubblico. A partire dal 13 giugno è previsto il riavvio di tutti i voli domestici da e per la Sardegna e anche il trasporto marittimo passeggeri non avrà limitazioni. Infine, alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera è consentito l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa. Le disposizioni del decreto sono efficaci fino al 14 giugno.
“Oggi sembra una conquista – dice il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia – ma ce l’abbiamo fatta con il sacrificio di tutti e senza dimenticare le vittime e gli operatori sanitari che hanno lavorato in modo incredibile”.
Oggi dunque inizia la Fase 3, che sarà ben diversa da quanto l’Italia intera è stata costretta a chiudersi in casa ma che non sarà ancora la normalità che tutti conoscevamo prima del 20 febbraio. Una fase più complessa in cui saranno fondamentali, forse più di prima, i comportamenti e il senso di responsabilità degli italiani. Ci saranno poi una serie di novità che riguardano le stazioni ferroviarie: diventa obbligatoria la misurazione della febbre per chi viaggia con l’Alta Velocità o con gli intercity: ci saranno degli ingressi dedicati nelle stazioni e, in caso si abbia più di 37,5°C, non sarà consentito l’accesso a bordo del treno.