Al tempo della crisi, c'è un paese in controtendenza: la Bulgaria che, seppur di poco, cresce. Soprattutto in settori come sanità e turismo. Tant'é che la 'Holiday e Spa Expo', prestigiosa vetrina dell'industria turistica bulgara, in corso in questi giorni a Sofia, è frequentatissima e gli operatori si fregano le mani preparandosi già all'appuntamento del 14-17 maggio a Pomorie, sul mar Nero, dove si terrà il Congresso annuale delle associazioni delle Spa europee.
"I nostri pacchetti costano il 40% in meno rispetto ai prodotti simili nel resto d'Europa o in Turchia, e gli investimenti in questo settore hanno superato i 3 miliardi di euro" sottolinea Stefan Sharlopov, presidente dell'Unione bulgara di balneoterapia e Spa. "Nel 2012 abbiamo superato i 6 milioni di turisti", gli fa eco il vice ministro dell'Economia, Ivo Marinov, che ricorda due dati: "la rivista Forbes ha inserito la Bulgaria tra i top ten delle nuove destinazioni per il 'turismo d'avventura' mentre la Lonely Planet ha dato al Paese il quinto posto nella top list delle destinazioni nel 2011".
I settori in espansione, spiega Marinov, sono, oltre alle Spa, il golf e lo sci: le montagne di Bansko, solo 150 chilometri da Sofia e patrimonio Unesco, hanno ospitato la coppa del mondo di sci.
