Bandi Pnrr turismo, la partecipazione del Sud è sotto il 40%

Sono online sul sito del ministero del Turismo i report relativi alla presentazione delle domande di contributo relativi all’art 1 del DL 152/21 (credito imposta e contributo a fondo perduto imprese turistiche) che si è concluso lo scorso 30 marzo e all’ art 4 del DL 152/21 (credito imposta per le agenzie viaggio e i tour operator) conclusosi invece il 4 aprile.

In base al Report sono 7.415 le domande presentate di cui 4.713 dal Centro Nord per un torale di incentivi richiesti pari a 1.923.994.797  e 2.702 dal Mezzogiorno per un totale di
1.073.958.397 (per leggere il Report Ifit completo clicca qui).

Sono invece 1.202 le domande presentate da agenzie di viaggio e tour operator per un investimento
di 34.121.137 di euro e un credito d’imposta di 15.266.673 di euro. Di queste 873 sono domande di adv e TO del Nord e Centro Italia per un investimento di 25.521.840 di euro e un credito d’imposta
di 11.142.705 di euro. Mentre sono 329 quele provenienti dal Mezzogiorno per un investimento di
8.599.297 di euro e un credito imposta di 4.123.968 di euro (per leggere il report Digitour completo clicca qui).

“Dall’analisi dei dati disponibili sulle adesioni alla prima misura di finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) legata al turismo, i cui termini sono scaduti la settimana scorsa, emerge che il numero di richieste presentate da aziende del Sud rispetto al totale è inferiore al 40%”, rileva Angela Masi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera che, per questo motivo, ha deciso di rivolgere un’interrogazione al ministero del Turismo per conoscere “quali iniziative si stiano mettendo in campo per riequilibrare la partecipazione dei diversi territori e rispettare la cosiddetta clausola del 40%”.

“Ai dati consolidati – sottolinea Masi – che si evincono dal report sulla misura 4.2.1 del PNRR, legata ai finanziamenti per le imprese turistiche e il cui sportello è ormai chiuso, si aggiunge poi l’esito della ricognizione in itinere del Dipartimento per le politiche di coesione (Dpcoe) che ha analizzato gli accordi sottoscritti finora. Secondo il Dpcoe, l’amministrazione prevede di destinare al Mezzogiorno il 28,6% delle risorse PNRR con destinazione territoriale e il 36,6% delle risorse PNRR territorializzabili, sia per la mancanza di interventi previsti al Sud dell’investimento 4.3 Caput Mundi, sia per mancanza di esplicitazione del vincolo del 40% nel Sub-investimento 4.2.6 Fondo Nazionale Turismo”.

“Questi dati confermano la necessità di un intervento tempestivo per sostenere la partecipazione di imprese e iniziative localizzate nelle regioni meridionali, in modo da garantire il più efficace ed efficiente uso delle risorse e al contempo la possibilità anche per territori storicamente più svantaggiati di poter fruire dei benefici che queste generano” conclude.

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