Crollo del turismo, Winteler: intervenga Berlusconi

Lettera al premier: la politica disattende le aspettative del comparto

Emergenza turismo in Italia: durante la stagione estiva si è registrato un crollo del 10% dei viaggi in Italia e il 10% in meno di camere d’albergo occupate in agosto, anche nelle città d’arte. A lanciare l’allarme il presidente di Federturismo Confindustria, Daniel John Winteler che in una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sollecita un incontro "per fare un’analisi del settore e illustrare le esigenze e le proposte del mondo imprenditoriale".
Nel 2007, afferma Winteler nella lettera, l’azienda turistica italiana ha fatturato 150 miliardi di euro, pari al 10,5% del Pil nazionale. Quest’anno, invece, la crisi economica ha indotto le famiglie italiane a tagliare la spesa media per una settimana di ferie a 900 euro e ad accorciare la durata media della vacanza a dieci giorni. Le difficoltà del momento, dice, hanno fatto emergere la "debolezza strutturale" di un sistema turistico "che non sa valorizzare le enormi risorse di cui il Paese dispone". A fronte di ciò, secondo l’associazione "le politiche turistiche continuano a disattendere le aspettative del comparto". A tal proposito, Winteler cita diversi esempi: la legge Finanziaria lascia invariato lo svantaggio fiscale del turismo; il ddl sul federalismo fiscale prospetta l’istituzione della tassa di scopo sul turismo come ulteriore balzello su un settore già penalizzato; il decreto sulla classificazione alberghiera costituirebbe un’utile operazione di trasparenza, ma, così com’è impostato, trascura l’apporto fondamentale delle imprese e i riferimenti ai sistemi internazionali.
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