domenica, 5 Maggio 2024

Dalla Cina più turisti o emigranti legali?

Indagine di Trademark Italia tra miti e bugie di un mercato turistico che incanta gli italiani

La Cina cerca i turisti mentre esporta emigranti, emulatori, osservatori, promoter commerciali, mai "turisti". E' l'amara realtà che emerge dal primo rapporto indipendente sul mercato turistico cinese realizzato da Trademark Italia secondo cui, solo per fare un esempio, gli arrivi cinesi in Italia oscillano da 1,2 milioni a 290 mila.
Alla base c'è il palese obiettivo delle autorità cinesi: limitare l'outgoing e investire sull'incoming. E non è difficile da immaginare visto che un viaggiatore cinese su 10 deve sottoporsi a un interrogatorio di polizia al rientro in patria e che nessuno può uscire dai confini cinesi senza autorizzazioni provinciali, nulla osta politici, passaporti validi e Visa governativo. 
Trademark Italia, in due anni di ricerche, ha monitorato centinaia di arrivi cinesi negli alberghi veneti toscani e romani e ha verificato che si tratta prevalentemente di gruppi maschili composti da viaggiatori che si portano il cibo da casa (bagagli pieni a metà di alimenti disidratati da rigenerare in camera). Rarissimi i gruppi e nessuna famiglia o coppie con bambini.  
In ogni caso – conferma il rapporto – le prospettive turistiche positive per l'Europa ci sono, anche se sono lontane. Gli ottimisti le considerano di medio termine (2015 -2020). Ma il report definisce una "baggianata" propagandistica la cifra dei 130 milioni di cinesi che presto diventeranno turisti e vorranno visitare l'Italia e l'Expo 2015. I cinesi infatti – sempre secondo il report di Tmi – preferiscono vedere e toccare le cose attuali, valutare città famose come Roma, Firenze e Venezia, Pisa ma mostrano più interesse per Milano, Bergamo, Torino, Novi, persino Bologna. Il loro interessamento va dove pulsa l'industria.
Ma quanti sono i cinesi che in un modo o nell'altro vanno all'estero? Il Report parla di sessantina di milioni, emigranti legali, personale diplomatico e militare compresi. Ma la realtà è che non c'è modo di accedere ai numeri dell'outgoing – come afferma il Report – perché sono tutt'uno con i numeri dell'emigrazione e non c'è modo di approfondire i dati perché l'establishment non lo consente.
Infine, i ricercatori di Tmi hanno rilevato che andare all'estero da qualche anno è più facile, che ci sono più aeromobili, più voli e più tour operator. Ma per alcuni studiosi del continente asiatico-cinese il termine "viaggiatori" è un effettivo camouflage per traghettare in occidente circa 10 milioni di "emigranti legali" che ogni anno acquistano un viaggio di sola andata.

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