Quando si parla di campeggio ci si immagina tende, sacchi a pelo e se tutto va bene materassini gonfiabili. Il glamping invece significa comfort pur dormendo sotto le stelle a contatto con la natura.
“Il Glamping nel 2015, anno in cui ho cominciato a lavorare presso PiratinViaggio, – racconta Stefano Bergamaschi, Chief Editor di PiratinViaggio – non era una realtà ancora affermata nel panorama turistico e, per la maggior parte degli utenti, ancora sconosciuta. In poco meno di tre anni l’accoppiata Glamping/sistemazioni insolite – case sugli alberi, bolle sotto le stelle e botti in legno – rappresenta indubbiamente il fenomeno in maggiore crescita sul nostro sito. Saune private, letti a baldacchino e idromassaggio: tutto questo è spesso incluso nelle offerte ed è sempre più ricercato tra i vacanzieri”.
Tra le offerte di alcuni Glamping non mancano le cene romantiche, servite all’aria aperta o su uno dei letti a baldacchino. Per non rovinare questo momento magico, meglio imparare qualche parola della lingua del posto: il 56% degli italiani intervistati in un sondaggio di Babbel racconta di aver mangiato, in vacanza, un piatto totalmente diverso da quello che pensava di aver ordinato.
Un fattore importante per la scelta è anche quello finanziario, insieme alla possibilità di portare con sé gli amici a 4 zampe. “I costi contenuti di diverse sistemazioni, il contatto diretto con la natura e la possibilità di portare con sé il proprio animale domestico, a mio avviso, rappresentano le ragioni principali di questo boom”, ha aggiunto Bergamaschi.
Se il fattore economico è importante, lo è anche imparare la lingua locale: quasi la metà degli intervistati (43%) pensa di aver pagato di più proprio perché non parlava la lingua del posto.