lunedì, 23 Dicembre 2024

HRS e ACTE Global svelano i cambiamenti legati all’Hotel Sourcing

ACTE Global (Association for Corporate Travel Executives) annuncia i risultati del suo studio effettuato in collaborazione con HRS, focalizzato ad illustrare come le metodologie del corporate hotel procurement siano in continua evoluzione. Lo studio, ‘Un nuovo orizzonte nell’Hotel Sourcing’ (https://corporate.hrs.com/it/soluzioni/hotel-sourcing-nuove-prospettive) rivela i cambiamenti in atto per i travel executive: oltre metà (51%) dei programmi hanno modificato l’approccio all’hotel sourcing negli ultimi 3 anni e la maggioranza di coloro che hanno recepito questi cambiamenti dichiara di aver ottenuto forti risparmi grazie alla nuova direzione intrapresa.

Spinti dalle differenti pressioni derivanti dal settore, tra cui l’incremento delle tariffe alberghiere, un marketplace frammentato e il tempo impiegato dal tradizionale processo di hotel sourcing, il 48% dei travel manager che ha apportato cambiamenti, ha deciso di delegare in outsourcing alcune o tutte le attività di hotel procurement a un global hotel service provider oppure a una terza parte specializzata.

La ricerca rivela altri trend che indicano cambiamenti nelle modalità con cui le aziende – in particolare quelle di grandi dimensioni, con programmi multinazionali – approcciano alle negoziazioni con gli hotel: le aziende che lavorano con un global hotel service provider o una società di consulenza registrano risparmi del 7%, mentre quelle che lavorano con una travel management company (TMC) riportano risparmi del 4% annui; circa un programma su dieci (11%) ha implementato il sourcing continuo (Continuous Sourcing), una pratica relativamente nuova che fornisce hotel sourcing per tutto l’anno, in contrapposizione con il tradizionale processo RFP limitato alle fine di ogni anno. Queste aziende rivelano cambiamenti positivi, incluso una maggiore soddisfazione del viaggiatore, risparmi finanziari e una maggiore flessibilità del portfolio; una della principali barriere all’adozione del continuous sourcing è la formazione: il 42% dei travel executive che non l’hanno implementato non hanno familiarità con lo stesso. Circa un terzo (31%) cita la mancanza di tempo o di risorse; uUn quinto dei travel executive riporta che non prende in considerazione i cambiamenti che possono impattare i loro hotel program, come ad esempio l’esigenza emergente in un nuovo mercato, se non nel periodo del RFP. Ciò suggerisce che, per i restanti manager che invece monitorizzano i cambiamenti durante l’anno, il continuous sourcing può aiutarli a rispondere alle variazioni in modo più rapido.

“Viviamo in un’epoca di eccesso informativo e di costante cambiamento, pertanto fallire nel rispondere velocemente agli sviluppi del mercato può essere molto costoso per i travel manager, sia dal punto divista finanziario che di soddisfazione del viaggiatore – dice Greeley Koch, executive director di ACTE – Oltre metà dei primi utilizzatori del continuous sourcing ha conseguito risparmi, dimostrando come i travel manager possono sfruttare metodologie avanzate per farsi trovare pronti di fronte ai cambiamenti e posizionarsi come leader nelle loro organizzazioni”.

“L’hotel sourcing offre le migliori opportunità finanziarie e strategiche ai travel program – dice Marco D’ilario, vicepresident Sourcing Solutions per HRS – Questo studio descrive con dati indiscutibili un settore in cui i programmi si stanno modificando in base a nuove prospettive non solo legate al risparmio, ma anche di performance migliori. Si tratta di una chiara ridefinizione del processo di RFP”.

I risultati dello studio saranno anche discussi al ACTE New York City Global Summit & Corporate Lodging Forum durante una sessione di lunch-and-learn il 30 aprile.

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