Israele, prenotazioni cancellate, annullati scali Costa Crociere
E a Betlemme in vista del Natale disdette in hotel fino al 50%


La crisi tra Israele e Gaza colpisce anche il settore turistico, soprattutto in vista delle festività di fine anno. A lanciare l'allarme è il ministro del Turismo israeliano, Stas Misezhnikov: "L'industria del turismo pagherà uno scotto molto pesante".
E se a Gerusalemme e nel nord del Paese le prenotazioni nelle strutture alberghiere finora hanno fatto registrare un numero ridotto di cancellazioni, a sud la situazione è certo più grave. Per esempio, le navi da crociera che abitualmente fanno scalo ad Ashdod (uno dei centri più bersagliati dai missili di Hamas), ora attraccano a Haifa. E diversi turisti hanno deciso di accorciare o annullare la loro vacanza nella zona. Vista la situazione, ad esempio, Costa Crociere ha deciso di cancellare gli scali previsti in Israele di Costa Pacifica, sostituendoli con scali a Santorini e Rodi (Grecia), e Izmir e Istanbul (Turchia).    
Preoccupato anche il presidente dell'Associazione araba per gli hotels (AAH), Elias al-Arja: "A Betlemme il 40%-50% delle prenotazioni per il prossimo mese è stato cancellato. Il turismo – ha aggiunto al-Arja – è il petrolio dell'economia palestinese". Il settore rappresenta circa il 12% del Pil della Cisgiordania: percentuale che aumenta notevolmente proprio in luoghi come Betlemme, abitualmente meta di pellegrini da tutto il mondo, in particolare nel periodo natalizio.

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