Sono circa 8 milioni e 200 mila gli italiani che prenderanno un periodo di ferie tra Pasqua e ponti di primavera. Una parte è pronta a fare il bis, visto che le partenze complessive raggiungeranno i 14,4 milioni: circa 7,2 milioni i viaggiatori a Pasqua (dato in linea con quello del 2006), 3,2 milioni per il ponte del 25 aprile, 2,1 milioni per il primo maggio, mentre 1,9 milioni riguarderanno altri periodi del mese. Le previsioni sono dell’Osservatorio sul turismo di Unioncamere-Isnart che ha condotto un’indagine sulle destinazioni dei vacanzieri di primavera. A Pasqua 5,7 milioni di italiani resteranno nel Belpaese, mentre 1,4 andrà all’estero. Fuori dai confini nazionali è la Spagna la più gettonata (26,3% del totale estero), seguita da Francia (9,8%) e Grecia (8,8%). In Italia, invece, vince la Toscana (16,5% del totale Italia), seguita da Veneto (9,9%), Piemonte (9,1%), Liguria (8,3%) e Lazio (7,3%). Tra le città d’arte Roma (6,2%) e Firenze (3,3%) concentrano il maggior numero di turisti pasquali, seguite da Siena (2,1%). Gli altri si divideranno tra la ricerca dell’ultima neve e la prima abbronzatura. Dei 7 milioni di turisti pasquali, una buona parte prenoterà all’ultimo minuto, sperando in un miglioramento delle condizioni climatiche. Al momento, infatti, le prenotazioni per il periodo delle festività registrate dalle strutture ricettive interessano in media il 48,2% delle camere disponibili. Il dato è più consistente nel Nord-Ovest (52,2%) e nel Centro (52,1%), mentre scende al 49,5% al Sud e nelle isole e al 37,9% nel Nord-Est. Umbria (67,7%), Liguria (64,8%) e Puglia (60,9%) le regioni dove le prenotazioni superano nettamente la media nazionale. Anche quest’anno, la Pasqua premia gli agriturismi, che registrano il 58,6% di prenotazioni. Dati positivi anche per gli alberghi a 4 e 5 stelle (rispettivamente 50,6% e 56,1%).