“Con un tasso di prenotazione delle strutture ricettive online al 43,3%, siamo fieri di mantenere la nostra posizione come seconda destinazione preferita in Europa. Le nostre meravigliose città d’arte si confermano le più apprezzate a livello europeo, mettendo alle spalle nazioni come Grecia, Francia e Spagna. Ma non sono solo le più attrattive, ma anche le più economiche, visto che costano il 6% in meno delle dirette concorrenti: questo dato ci fa capire che possiamo agire bene, dare servizi di qualità a prezzi concorrenziali. E proprio questa è la direzione che vogliamo prendere anche su quello che è il tema del caro vacanze, che vogliamo affrontare in maniera seria e concreta, per andare incontro alle famiglie in difficoltà. I dati che abbiamo a disposizione ci spingono all’ottimismo e dimostrano che, anche in ambito turismo, abbiamo iniziato a liberare le energie dell’Italia”. Ad affermarlo la ministra
del Turismo Daniela Santanchè commentando l’infografica del MiTur sull’andamento del turismo in Italia
(www.ministeroturismo.gov.it/
Secondo la ministra “le prenotazioni aeree aumentate del 18% rispetto al 2022, sono la testimonianza del costante e crescente interesse per l’Italia. Gli stranieri, soprattutto gli statunitensi e gli inglesi, – aggiunge – trainano il flusso
(+25% complessivo) e apprezzano in particolare l’ospitalità di qualità, che si dimostra fiore all’occhiello della nostra
nazione. Questi risultati ci motivano a perseverare, con impegno e dedizione, nel lavoro che il ministero e il governo stanno svolgendo, volto a ad investire sempre di più nel settore valorizzando le nostre risorse, offrendo esperienze variegate e indimenticabili ai visitatori di tutto il mondo, ed investendo in formazione per essere sempre più competitivi”.
A novembre si svolgerà il primo Forum programmatico internazionale del turismo. “Non solo faremo il punto della situazione – dice Santanchè – ma pianificheremo, in modo sinergico con il coinvolgimento anche di altri ministeri, il presente ed il futuro del comparto affinché venga considerato sempre più un’industria indispensabile della Nazione, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista socio-culturale”.