Stop ai Buoni vacanze, enensima batosta sul turismo

Le associazioni puntano invece ad avviare da subito una sinergia con il sistema francese

Ha provocato amarezza e delusione la decisione presa dal ministro del Turismo di togliere il finanziamento dei Buoni Vacanze per il 2012. "Dopo l'introduzione dell'imposta di soggiorno, il passaggio dall'ici all'imu, l'aumento dell'iva – sottolinea l'associazione Buoni Vacanze Italia, promotore e gestore del sistema – l'economia turistica italiana registra un nuovo provvedimento penalizzante, che deprime la domanda e spreca un'importante occasione di sviluppo. Il sistema dei buoni vacanze è un esempio di intervento pubblico nel settore turismo, che non ha comportato la creazione di infrastrutture come agenzie, unità di missione, siti, consulenti evitando quindi dispersione di risorse. Ma, soprattutto, l'investimento statale è ampiamente ripagato dall'effetto moltiplicatore generato dalla spesa turistica e dal conseguente aumento del gettito fiscale. In Europa, i buoni vacanze sono utilizzati sia come strumento sociale che come volano di sviluppo, con ricadute positive anche sul versante del bilancio dello Stato (in Francia circa un miliardo e mezzo di euro di buoni emessi per una spesa turistica attivata annualmente di 3 miliardi di euro). Per queste ragioni, rappresentanti di quasi tutte le forze politiche hanno sottoscritto una proposta di legge (C.4558), che prevede sostanzialmente l'estensione anche nel nostro Paese del modello francese che oltre a stimolare la domanda interna e la destagionalizzazione consente una parziale defiscalizzazione tributaria e degli oneri sociali. Sarà quindi possibile, con la stabilizzazione del sistema buoni vacanze in Italia, concordare lo reciprocità di spesa dei buoni tra Francia ed Italia, con indubbi vantaggi per la nostra bilancia commerciale". L'Associazione Buoni Vacanze Italia richiede dunque al governo di volere fare propria la proposta di legge C4558 e di definire le modalità di passaggio dall'attuale sistema al nuovo senza soluzioni di continuità, per non interrompere un servizio ai cittadini e avviare da subito il collegamento con il sistema francese.
Delusione è stata espressa anche dal Cts, l'associazione di promozione sociale dedita allo sviluppo della mobilità giovanile e studentesca. "La nuova disposizione ci lascia sgomenti – afferma Domenico Iannello segretario generale Cts – perché i Buoni Vacanze rappresentano uno strumento di turismo sociale valido e trasparente capace di intervenire realmente a sostegno delle fasce più deboli. La congiuntura economica in atto è talmente grave e talmente penalizzante che tale decisione va a colpire non solo le fasce più deboli ma mette in ginocchio la domanda interna di turismo e il processo di destagionalizzazione partito con i Buoni Vacanze". 

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