Lab Travel Euphemia si prepara ad archiviare i primi 3 trimestri dell’anno con un giro di affari in crescita del 50% sul 2022 e del 57% sul 2019, accompagnato da un incremento del numero di passeggeri del 25%, arrivati ad oltre 50.000 contro i 40.000 dello scorso anno. Dati significativi, in larga parte generati dal miglioramento delle performance individuali dei Personal Voyager e dalla crescita organica del numero di agenti.
Per calmierare la spinta al rialzo dei prezzi e garantire quote competitive, Lab Travel ha incentivato da inizio stagione politiche di vuoto pieno, potenziando la negoziazione di tariffe speciali con tutti i partner della filiera. “Abbiamo lavorato gomito a gomito con i tour operator – dichiara Ezio Barroero, presidente Lab Travel – e abbiamo trovato una grande disponibilità da parte loro, perché riconoscono la qualità del lavoro del nostro staff di back-office e la capacità dei Personal Voyager di attrarre e fidelizzare clienti di fascia alta. Dati alla mano, il valore medio delle pratiche è aumentato del 20% rispetto al 2022, ma se si scorpora dalla pratica il costo del volato di linea, l’incremento effettivo degli altri servizi nel nostro caso si attesta intorno al 12%, ben al di sotto di quanto riportato dai media nel corso della stagione, spesso con toni sensazionalistici. Questo ci ha garantito di conseguire ottimi risultati in termini di vendite. L’anello debole è rappresentato dalle tariffe aeree: siamo riusciti a contenerle nella programmazione di corto e medio raggio, mentre nel caso del lungo raggio non abbiamo potuto influire in maniera altrettanto efficace, di fronte ad incrementi che in taluni casi hanno superato il 100% sul 2022”.
Significativa da questo punto di vista è la composizione del fatturato per destinazioni: il contenimento dei prezzi sul corto raggio ha permesso all’Italia di piazzarsi saldamente al primo posto, con il 16% del totale. Medaglia d’argento agli Stati Uniti, con un significativo 11% nonostante gli incrementi tariffari dei voli; chiude il podio l’Egitto con l’8%, in grande ripresa. Seguono crociere, Maldive, Grecia e Spagna.
Advance booking e vuoto pieno si confermano alla base della strategia che orienterà anche la seconda parte dell’anno: “Cercheremo di incentivare ancora di più il vuoto pieno, anche assumendoci dei rischi – prosegue Barroero – per tutelare il lavoro dei Personal Voyager e i loro clienti. Parallelamente, punteremo sulla contrattualizzazione con le compagnie aeree e metteremo a disposizione dei nostri agenti strumenti tecnologici ancora più performanti, in grado di trovare sempre la migliore quotazione disponibile sul mercato dei voli”.
Riflettori accesi anche sull’assistenza, garantita da un team recentemente potenziato con l’inserimento di nuovi addetti: professionisti specializzati che si occupano di offrire un servizio fondamentale al cliente finale, fronteggiando 24 ore su 24 eventuali cambi di operativo ed altre emergenze legate ai trasporti e all’accessibilità stessa delle destinazioni.
“La crescita degli ultimi anni – aggiunge Michele Zucchi, AD Euphemia – dimostra la forza del modello di Euphemia, basato sulla differenziazione tra vendita e gestione operativa dell’agenzia: rispetto all’agente di viaggi tradizionale, oberato di incombenze, i Personal Voyager si concentrano esclusivamente sulla fidelizzazione dei clienti e sulle vendite, migliorando i propri guadagni, mentre il back-office negozia prezzi competitivi con i fornitori e si occupa dell’assistenza ai passeggeri. Oggi si parla molto dell’intelligenza artificiale, ma siamo convinti che per fronteggiare un settore imprevedibile come il turismo sia necessario puntare sul lavoro di squadra tra professionisti di lunga esperienza e sulla relazione umana con il cliente, in ogni fase del viaggio: dalla vendita alla gestione della pratica”.