Tornano gli stranieri, a luglio Italia prima nelle ricerche online

La spinta internazionale fa volare le prenotazioni aeree verso l’Italia: a fine luglio sono aumentate del 22% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un ritorno importante dei turisti stranieri (+27%). In particolare i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito rappresentano nel complesso un terzo delle prenotazioni. È la fotografia scattata dal bollettino settimanale del ministero del Turismo e dell’Enit.

Negli aeroporti di Roma si concentra quasi il 35% delle prenotazioni, seguite da Milano (23%) e Venezia (8%). Valori
simili o crescenti, fatta eccezione per Milano, si stimano anche per agosto e settembre.

Se in questo mese le ricerche effettuate su Google per viaggiare in Italia sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo del 2022, il Belpaese si conferma attrattivo soprattutto per i tedeschi: il 18.8% dei clic arriva infatti dalla Germania, seguita da Regno Unito (12.8%), Stati Uniti (11.5%), Francia (10.4%), Spagna (8.5%), Polonia (4.1%), Austria (3.4%), Paesi Bassi (3.3%) Svizzera (3.1%) e Canada (2.2%). Nel complesso, l’Italia è il secondo Paese più ricercato al mondo a luglio dietro la Spagna per le strutture ricettive, è al quarto (alle spalle di Usa, Spagna e Regno Unito) per i voli aerei.

Tra i punti di interesse nazionali più cercati su Google spicca il Colosseo, con oltre un milione di ricerche, seguito dal Pantheon e dalla Torre di Pisa. I parchi registrano la crescita più significativa, in particolare il Parco Nazionale del Vesuvio (+277% rispetto a giugno 2022) e quello delle Cinque Terre (+102%).

Le città d’arte confermano i loro appeal, con alti livelli di soddisfazione (83 punti per il turismo internazionale, 82 per
quello domestico). Al primo posto per gradimento le attrazioni (92 punti su 100) e a seguire la ristorazione (86 punti). Le
strutture ricettive di queste città conquistano soprattutto gli statunitensi (85 punti), seguiti da britannici (84) e austriaci
(84), mentre restano più critici i giudizi degli italiani (82 punti).

A luglio in Italia risulta prenotato il 44% delle strutture ricettive presenti sulle piattaforme online (+3% rispetto alla
settimana precedente). Un tasso che ci colloca alle spalle soltanto della Grecia (che supera il 50%) e davanti a Spagna
(38%, +5%) e Francia (35%, +2%). In particolare, le strutture delle località montane (193 euro il costo medio) e lacuali (190 euro) risultano le più care, con prezzi che crescono del 16% e del 9% rispetto all’anno corso, contro i 178 euro delle città d’arte, i 168 euro delle località balneari e i 156 euro di quelle termali.

Le abitazioni private prenotate sulle piattaforme online salgono al 56%, in linea con il 2022, ma registrano prezzi medi
più alti del 10% (in media 161 euro). Il fatturato generato a luglio da questo mercato supera i 700 milioni di euro (728
milioni).

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