La forte ripresa del turismo, certificata anche dall’ultimo report Istat riferito al 2022 (vedi news), soddisfa gli operatori del settore ma a preoccupare è il caro prezzi. Secondo Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, “i viaggi sono in ripresa, ma c’è ancora molto da fare per tornare ai livelli pre Covid. I dati del 2022 – spiega – sono dunque positivi e fanno bene sperare per quest’anno, ma dobbiamo fare attenzione al caro prezzi del settore causato dall’inflazione che potrebbe provocare una riduzione dei viaggi e delle vacanze”.
Dello stesso avviso Assoutenti, secondo cui viaggiare è sempre più un salasso per gli italiani: la prima voce che incide sulle vacanze – analizza l’associazione – è quella legata ai trasporti. Chi lo scorso anno è partito in aereo ha dovuto affrontare aumenti dei voli internazionali e di quelli europei in media del +85,9% rispetto al 2021, mentre quelli nazionali sono rincarati del 20%. Spostarsi in auto è costato in media il 22,1% in più nel caso di vettura a gasolio, +11,8% con auto a benzina, +33,3% per gpl e metano.
Rebecchi ha anche fatto sapere che “dopo l’incontro con il ministero del Turismo attendiamo, nei prossimi giorni, la pubblicazione del decreto per lo sblocco, ora connuovi parametri, dei 39 milioni di euro stanziati per le agenzie di viaggio e tour operator, misura oltretutto riferita alle perdite di fatturato del 2021. Oggi siamo nel 2023 e le nostre imprese non possono più attendere. L’obiettivo è tornare ai livelli pre crisi, per questo chiediamo al governo di agire in fretta”.