L’European Tourism Future Institute (ETFI) ha messo sotto la lente di ingrandimento Millennials e Generazione Z. Un numero speciale del Journal of Tourism Future, edito dall’ETFI, è interamente dedicato al tema ‘Millennials, Generation Z and the future of tourism’.
Dagli studi emergono dinamiche rilevanti per quanto riguarda non solo l’uso dei social network e dei media digitali nelle scelte relative ai consumi turistici, ma anche e soprattutto l’emergere di tendenze inedite. Si tratta di un contenuto fra quelli messi a punto intorno a Think Future, il palinsesto di oltre 200 eventi orientati al futuro in programma nelle 8 arene posizionate all’interno dei padiglioni, con 300 relatori che IEG ha selezionato per garantire alla platea un viaggio nel futuro dell’industria turistica. Un programma tutto orientato al cambiamento e all’innovazione, oltre che alle competenze necessarie per trarne vantaggi in termini di business.
L’appuntamento dedicato alla domanda dei Millennials e della Generazione Z è in programma mercoledì 10 ottobre, alle 15 alla Industry Vision Arena (Pad. C3) e porrà al centro la necessità di prevedere i cambiamenti a partire dai segnali della quotidianità. Il futuro come metodo. Interverrà anche Roberto Paura, co-fondatore e presidente dell’Italian Institute for the Future.
Nel 2020, è la stima dell’UNWTO, i turisti under 35 faranno circa 320 milioni di viaggi internazionali. Tra i focus dello studio, quello sulle tendenze emergenti in fatto di turismo tra le giovani generazioni in Italia, a cura di Salvatore Monaco. È il risultato di un’indagine empirica on line tra 200 giovani.
Aspetto che accomuna i Millennials e la Gen Z è la tendenza al consumo collaborativo, grazie all’uso di piattaforme online, a partire da AirBnB. In Italia, si rilevano però ancora differenze geografiche e di genere: i nuovi consumatori digitali sono soprattutto giovani del Nord, in prevalenza uomini. Le donne sembrerebbero più riluttanti alle possibilità della sharing economy.
I giovani cercano cose nuove, culture diverse, sono molto esigenti e tendono a organizzarsi da soli la vacanza. Tendono sempre più a cercare informazioni in tempo reale. Per gli operatori del turismo, ciò significa rivolgersi a canali di messaggistica quali WhatsApp, Instagram o Snapchat.
Lo studio conferma anche l’emergere di una nuova tendenza, quella della ricerca della vacanza virtuale, esperienze in stile ‘second life’, in cui il turista del futuro è un avatar di sè stesso. I viaggi virtuali sembrano imporsi tra i giovani e le compagnie di IT si stanno già muovendo in questa direzione, come dimostra la crescente diffusione del mercato dei caschi e maschere per la visione in 3D, in grado di essere collegati con gli smartphone per offrire l’opportunità di compiere viaggi virtuali.
I curatori dello studio, Fabio Corbisiero ed Elisabetta Ruspini, presenteranno in anteprima i contenuti a TTG Travel Experience, in programma a Rimini dal 10 al 12 ottobre.