Dal 1° aprile Travelike, brand che faceva capo al Gruppo Settemari, è diventata una società indipendente, mantenendo la propria identità di piattaforma b2b incentrata sulla comparazione di voli aerei e banche letti che permette la prenotazione di pacchetto volo + hotel, solo hotel e/o solo volo. Alla guida del nuovo corso, Chiara Roci che ha seguito lo sviluppo della startup fin dalla sua frase progettuale. L’accesso alla piattaforma sarà possibile dal sito www.travelike.it: le agenzie già registrate continueranno a usare le credenziali già in loro possesso e per le nuove sarà possibile richiedere user e password.
Chiara Roci coordinerà uno staff dedicato che sarà impegnato nelle differenti attività legate ai servizi offerti da Travelike e nell’implementazione di nuove funzionalità che renderanno ancora più articolata l’offerta.
“Travelike – commenta il direttore generale Chiara Roci – sta per tagliare il traguardo del suo primo anno e siamo molto soddisfatti dell’accoglienza da parte delle adv che in grande numero si sono accreditate. Abbiamo messo a frutto oltre 30 anni di esperienza nell’ambito dell’outbound e l’abbiamo capitalizzata per creare un sistema molto semplice e molto dinamico, capace di offrire una grande varietà di prodotti alle adv”.
Tutte le proposte possono essere, infatti, velocemente raffinate sulla base delle esigenze dei clienti mediante l’applicazione di differenti filtri. La combinazione delle 3 sezioni – volo, soggiorno, volo + soggiorno – permette la creazione in totale autonomia di proposte di dynamic packaging, ideali per personalizzare al massimo l’offerta da riservare al proprio cliente.
Tra i plus più apprezzati della piattaforma, oltre ai filtri, figurano la possibilità di scegliere in libertà il mark-up (tutte le quote sono nette); le prenotazioni in real time; l’assistenza telefonica 24 h per i clienti, 7 giorni su 7;
“Un dato interessante che emerge da questo primo anno di attività è proprio l’eterogeneità delle pratiche. Abbiamo venduto molti city break combinati, ma anche solo volo, vacanze prettamente balneari e soluzioni adatte al business travel. Tra le pratiche inattese, forse, quelle relative al prodotto neve”, conclude Roci.