In relazione alle notizie relative al calo di pubblico diffuse da più testate, il Museo Egizio precisa che i dati dell’OCP si riferiscono esclusivamente all’emissione di biglietti ordinari (biglietteria) che non tengono conto dei visitatori degli eventi privati (aperture private in orario serale) e degli eventi gratuiti (come ‘Io Sono Benvenuto’ organizzato lo scorso 23 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, a cui hanno partecipato più di 3.100 persone), altrettanto rilevanti per un corretto monitoraggio dell’andamento del Museo di Via Accademia delle Scienze.
Nel I semestre 2018, l’Egizio ha accolto 470.430 visitatori, pari a – 2,1% rispetto all’anno precedente.
Un dato non trascurabile, ma che indica un sostanziale pareggio e un recupero raggiungibile.
A fianco dell’attività ordinaria, il Museo Egizio ha da tempo adottato una strategia di ‘diversificazione’ che pone al centro la valorizzazione delle collezioni e la loro promozione attraverso una serie di progettualità sinergiche e complementari: le mostre itineranti e gli eventi speciali sono azioni che producono risultati rilevanti, che premiano gli investimenti in termini progettuali e di risorse, dedicate a questi nuovi ambiti.
I reperti delle collezioni egizie di Torino sono attualmente in tour in Cina, con la mostra Egypt. House of Eternity, giunta alla terza tappa al Liaoning Museum di Shenyang, e in Canada, con l’esposizione Regine d’Egitto a Pointe-à-Callière, Cité d’archéologie et d’histoire de Montréal. L’interesse dei visitatori all’estero è notevole: le mostre hanno registrato rispettivamente oltre 2.000.000 di visitatori nelle prime due tappe a Zhengzhou e a Taiyuan (Cina) e quasi 200.000 a Montréal (Canada).