Torino, no alla vendita della Cavallerizza ai privati

Turismo Torino ha ufficializzato il proprio ingresso nel progetto di recupero della Cavallerizza Reale, insieme a Cassa depositi e prestiti e Mibact. L’ente di promozione turistica presto dovrà abbandonare lo sportello di accoglienza e informazioni turistiche in piazza Castello a causa del trasloco della Regione nella nuova sede del grattacielo del Lingotto: così, ricercando nuovi spazi, potrebbe trovare posto nei 44mila mq del complesso di via Verdi.

Piero Fassino, sindaco di Torino, è intervenuto alla riunione del ‘tavolo Cavallerizza’ per ribadire le intenzioni dell’amministrazione sul complesso occupato da quasi 2 anni da ‘Assemblea 14:45’, per scongiurarne la vendita ai privati.

“È nostra intenzione – ha ribadito Fassino – confermare la vocazione culturale del complesso”.
Una strada che anche la Cdp, proprietaria della parte tra il Regio e la ‘Rotonda’, ha dichiarato di voler perseguire, escludendo la possibilità di vendere l’immobile per destinarlo alla creazione di residenze private.

Gianguido Passoni, assessore al Patrimonio nell’attesa, ha detto di voler “ripartire dal dialogo con tutti i soggetti interessati”, a cominciare dalle prossime settimane.
Un altro tassello del mosaico Cavallerizza riguarda il progetto di apertura di un collegamento tra i Giardini reali alti e bassi, cui sta lavorando l’assessore al Verde Pubblico, Enzo Lavolta, e la direttrice del Polo Reale, Enrica Pagella. 

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