È un argomento delicato quello che si pone nell’ambito della ricerca di un equilibrio stabile tra l’esigenza di individuare fonti di energia rinnovabile e la tutela e la valorizzazione del paesaggio. Partecipa a questo processo l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, ovvero l’Ente gestore del Sito Unesco, presieduta da Giovanna Quaglia.
“L’associazione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è impegnata da tempo nella redazione del nuovo piano di gestione dove il tema della sostenibilità occupa un capitolo importante. Per tale motivo, in questi mesi, insieme alla Fondazione Links abbiamo tenuto un confronto aperto con la Regione Piemonte, con gli assessorati all’Ambiente, alla Programmazione territoriale e all’Agricoltura al fine di comprendere come coniugare, all’interno del quadro normativo dato, il tema della produzione di energia sostenibile con la tutela e valorizzazione del paesaggio”.
Obiettivo che lo stesso assessore regionale all’Energia, Matteo Marnati, sta perseguendo, dopo aver annunciato che a breve la Giunta regionale produrrà una delibera che andrà a rendere più restrittivi i vincoli per installare gli impianti agri-voltaici nelle zone Buffer Unesco, ovvero aree tampone atte a garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni e ai paesaggi riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità: si tratta di circa un centinaio di Comuni piemontesi interessati. Da tempo l’Associazione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è impegnata nella redazione del nuovo piano di gestione in cui il tema della sostenibilità occupa un capitolo importante.
“Credo che tutti condividiamo la necessità di guardare al futuro e di investire in energia pulita, un’energia prodotta attraverso metodi che non rilascino gas serra o altri inquinanti. Ma i siti di produzione della stessa devono inserirsi in maniera armonica nel paesaggio. Identificare le aree idonee a tali installazioni e sviluppare linee guida a servizio delle amministrazioni per guidare la realizzazione di tali interventi, coniugando il principio di tutala del paesaggio con il principio di tutela dell’ambiente, credo sia il primo passaggio e l’associazione è pronta a dare il suo contributo lavorando con la Regione e con gli stakeholder locali nel realizzare indirizzi che potranno e dovranno diventare parte integrante del piano di gestione”, afferma Giovanna Quaglia.
L’Associazione vuole porsi come parte attiva in un percorso di animazione territoriale al fine di diffondere la conoscenza di queste linee guida e stimolarne l’adozione da parte dei singoli comuni. Tra i vari impegni in tale senso, lo scorso aprile, in occasione della giornata della Terra di Pisa, è stata organizzata una prima Conferenza Internazionale della UNESCO Chair in Comunità energetiche Sostenibili, rivolta ad esperti, scienziati, ricercatori, educatori, decision makers politici e professionisti, attivi nel campo delle energie rinnovabili, per esplorare il ruolo potenziale della diffusione delle comunità energetiche anche attraverso l’interazione con i siti patrimonio mondiale dell’Umanità per la mitigazione del cambiamento climatico.
“Abbiamo presentato in Regione la nostra proposta di contribuire al tavolo di lavoro con gli Assessorati coinvolti per sviluppare un modello pilota da sperimentare nel sito Unesco di Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato da cui estrapolare un modello ripetibile su tutto il territorio regionale”, conclude Quaglia.