lunedì, 23 Dicembre 2024

Vestas Hotels, a Lecce crescono giapponesi e inglesi

Il gruppo salentino soddisfatto nonostante la crisi

Cresce nel Salento il turismo giapponese e anche gli inglesi non vanno male. Lo annuncia Giuseppe Mariano, da due anni e mezzo General Manager di Vestas Hotels & Resorts, il gruppo alberghiero che possiede tre strutture a Lecce (Risorgimento Resort 5 stelle lusso, Eos Hotel 3 stelle e President Hotel 4 stelle). Il bilancio di Mariano parte dall'analisi dell'ultima stagione: "I nostri hotels hanno risentito in modo contenuto della crisi perché hanno tre diverse connotazioni: il President, dedicato prevalentemente alla clientela business, è l'unico ad aver registrato un – 6% per cento rispetto allo scorso anno; il Risorgimento Resort, 5 stelle lusso nel cuore della città, elegante e raffinato, ha superato ogni aspettativa; lo stesso vale per l'Eos, l'ultimo nato, un 3 stelle di livello, frequentatissimo da famiglie, da giovani, da turisti leisure".
Il rapporto con le agenzie di viaggi è buono, ed è in crescita nel Salento il mercato nipponico, grazie anche alla partnership con Miki Travel e Kuoni. Forte anche il flusso britannico, gli inglesi mostrano una spiccata preferenza per l'arte ma anche per la natura ed il mare; forte è anche lo stimolo a migliorare: "Stanno arrivando a Lecce diverse nuove realtà alberghiere – annuncia Mariano – come l'Hilton Garden Inn – e dunque il 2010 sarà anche l'anno della competizione, e noi, già ben radicati sul territorio, partiamo avvantaggiati, ma si deve sempre tener d'occhio la concorrenza e studiare formule e strategie vincenti"
A breve il President, che è il decano del gruppo, sarà sottoposto ad importanti lavori di ristrutturazione che lo renderanno ancor più competitivo ed unico sopratutto per la sua posizione al centro della citta'.
"Nel complesso – conclude Mariano – ci siamo difesi molto bene nonostante la crisi mondiale che ha inevitabilmente colpito anche il mondo del turismo, e lavoriamo per registrare incrementi significativi in questo che dovrebbe essere l'anno della ripresa".

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