Giovanni Giannini, assessore regionale ai Lavori pubblici, ha convocato i responsabili delle Capitanerie di porto per discutere sul problema del crollo delle falesie. Alla riunione hanno partecipato anche il capo di Gabinetto del presidente Vendola, il segretario generale dell'Autorità di Bacino e il dirigente della Protezione civile regionale.
Al termine della riunione si è stabilito che per quanto riguarda le aree Pg2 (definite dal Piano di assetto idrogeologico 'a media pericolosità geomorfologica'), i comuni interessati dalle misure interdittive presenteranno a ciascuna Capitaneria di porto competente un'attestazione di possibile uso balneare e turistico.
La Capitaneria di porto a sua volta emetterà un'ordinanza che autorizza l'utilizzo delle aree e invierà il provvedimento all'Autorità di Bacino per la conferma della possibilità dell'utilizzo dei siti.
Per quanto riguarda le aree Pg3 (ad elevata pericolosità geomorfologica), si è stabilito di procedere entro fine mese ad una serie di sopralluoghi per individuare le aree di possibile uso all'interno di quelle eventualmente di maggiore pericolosità. I sopralluoghi saranno eseguiti, con conclusioni condivise, dall'Autorità di bacino, da ciascuna Capitaneria di Porto competente, dal Comune e dai funzionari del Genio civile e/o della Protezione civile della Regione Puglia.