Federalberghi respinge senza mezzi termini la proposta esternata nei giorni scorsi da Luciano Loiacono, consigliere delegato ai Servizi Cultura e Turismo del Comune di Brindisi che aveva proposto l’istituzione della tassa di soggiorno per la città di Brindisi. Intanto pare che la maggioranza comunale, guidata dal sindaco Angela Carluccio abbia iniziato a valutare concretamente l’idea.
Il presidente provinciale di Federalberghi Pierangelo Argentieri, dicendosi pronto a tutto pur di osteggiare l’iniziativa, ha dichiarato che “sostenere l’economia del turismo tassando i consumatori, in una città come Brindisi non ha alcun senso. Al contrario, bisogna utilizzare meglio i sistemi ti tassazione già esistenti per migliorare i servizi.Molto probabilmente alla base della volontà dell’amministrazione comunale di Brindisi c’è un’interpretazione della nuova legge di stabilità che permetterebbe ai Comuni, dopo la prima bocciatura, di applicare nuovamente la tassa di soggiorno a partire dal 2017. Altro che nuovi fardelli. La nostra proposta è creare nel Comune capoluogo una sorta di No Tax Area per dare forza al turismo ed attrarre nuovi investimenti sul territorio – ha continuato Argentieri – il settore alberghiero del capoluogo è già tartassato dalla concorrenza sleale di tante attività più o meno legali. Per questo Federalberghi Brindisi inviterà il sindaco Angela Carluccio a potenziare i controlli e far pagare le tasse ai bed and breakfast abusivi e agli affitti brevi di seconde case. Si tratta di forme di accoglienza extralberghiera che avvengono sempre più spesso in nero”.