Eì stata firmata un’alleanza tra Le Vie dei Tesori e Monumenti aperti. Si tratta delle due più grandi organizzazioni presenti in Sicilia e Sardegna che vanno a nozze per la valorizzazione del patrimonio delle due isole. L’uno è infatti il più grande circuito di valorizzazione del patrimonio culturale in Sicilia, nato nel 2006 e oggi presente in venti città e in 60 borghi dell’Isola (con uno spin off in Lombardia, a Mantova), l’altra è la più grande festa dei monumenti della Sardegna, una storia cominciata nel 1997 e oggi diffusa in tutto il suo territorio e con innesti in altre regioni d’Italia, dall’Emilia alla Lombardia, dalla Puglia a Roma.
Le due organizzazioni condividono la stessa mission e la stessa origine: una nascita “dal basso” voluta da giovani professionisti innamorati della propria terra. Primo obiettivo, quello di scambiarsi le esperienze nei reciproci territori, con un’esportazione di iniziative del Festival Le Vie dei Tesori in Sardegna, e dell’importazione di progetti di Monumenti aperti in Sicilia. Poi altri progetti comuni, come scambio di pubblici, manifestazioni e promozione congiunte, progetti in altre regioni italiane per portare in tutto il Paese l’idea del patrimonio come leva di inclusione e di coesione sociale e di crescita civile della comunità.
Le due organizzazioni sono state presenti alle ultime edizioni dei reciproci Festival, che quest’anno si sono svolte entrambe a ottobre (Monumenti aperti ha spostato a causa del Covid le sue tradizionali date di maggio). La delegazione siciliana ha fatto tappa a Cagliari, per un itinerario inconsueto che ha attraversato alcuni dei luoghi aperti alle visite e raccontati dai ragazzi delle scuole, a partire dal nuovo Parco Nervi, realizzato con percorsi pedonali, ciclabili e naturalistici dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna intorno all’immenso riqualificato Padiglione Nervi, realizzato tra il 1955 e il 1958 per potenziare il trasporto del sale prodotto nella salina di Molentargius, e oggi imponente esempio di archeologia industriale. E poi visite all’immenso mercato del pesce della città, il più grande d’Europa dopo quello di Barcellona; al curioso museo delle Ferrovie sarde, con gli arredi dedicati alla carrozza del re di Vittorio Emanuele III; tra i viali alberati della città percorsi da autobus ecologici (l’azienda di trasporto pubblico di Cagliari è tra le prime in Italia per sostenibilità e performance); alla magnifica spiaggia del Poetto, con i suoi fenicotteri. Una delegazione sarda ha “ricambiato la visita” subito dopo a Palermo, durante un weekend del Festival che ha attraversato centinaia di luoghi tra visite guidate e passeggiate.