Il fenomeno del turismo esperienziale è la nuova frontiera del moderno viaggiatore che nella vacanza punta alla riscoperta di antiche tradizioni e nuovi orizzonti. Una domanda in forte crescita che alimenta una offerta diffusa sul territorio sardo, quale opportunità di valorizzazione delle destinazioni cosiddette ‘minori’. È questo l’obiettivo dello Skal di Cagliari che ha individuato nel Comune di Sanluri e nella sua ormai celebre Festa del Borgo un importante banco di prova per favorire l’inserimento nella circuitazione turistica internazionale.
La manifestazione, nata 21 anni fa, oggi attira migliaia di visitatori e turisti, curiosi di riscoprire l’antica arte contadina, i lavori di un tempo, le tradizioni di un secolo fa, gli artigiani e la loro manualità, i sapori genuini di una volta, l’ospitalità contadina.
Quest’anno giornata clou sarà domenica 25 settembre: nel cuore del centro storico, percorribile entrando da una delle quattro porte storiche (sa potta de su casteddu, su Potabeddu, sa muralla, e potixedda) ci si addentrerà in un percorso acciottolato tra viuzze, angoli tipici e case campidanesi, pronte ad aprire i loro loggiati e le loro tradizioni ai visitatori.
Il percorso consentirà al visitatore e al turista di conoscere ed apprendere come avveniva la vendemmia, scoprire gli strumenti da lavoro utilizzati per la raccolta del grano ed appropriarsi delle tecniche usate per la realizzazione delle sedie in paglia e dei cestini, ferrare un cavallo. Inoltre, sarà possibile visitare il Castello Eleonora d’Arborea, unico esempio in Sardegna per stato di conservazione, con i suoi 4 musei, la chiesa Parrocchiale dedicata a Nostra Signora delle Grazie, San Lorenzo, Sant’Anna e San Rocco.
Ma soprattutto, questa edizione della Festa del Borgo verrà incentrata sulla via del grano e, in particolare, sulla lavorazione del pane civraxiu e degli altri derivati del frumento. Per questo, Pro Loco e Comune si avvarranno della preziosa collaborazione del Comitato per la valorizzazione del civraxiu di Sanluri, dell’Agenzia Laore, del panificatori cittadini, delle associazioni locali per dedicare a curiosi, appassionati e degustatori un percorso tra laboratori e assaggi, tra storia e tradizione.
“Questa nostra collaborazione – spiega Mario Pinna, presidente del Club di Cagliari – vuol essere un riconoscimento per l’intera Comunità di Sanluri, ma anche un test per valutarne le potenzialità turistiche ed inserire la destinazione nella circuitazione turistica internazionale attraverso i circa 18.000 operatori turistici professionali soci dello Skal nel mondo”.