Sardegna, Pasqua primo test in chiaroscuro

Parte a rilento la stagione turistica in Sardegna con il primo test di Pasqua condizionato dal calendario ma favorito dal bel tempo. Il weekend festivo chiude con segno grazie al movimento interno. Fermi ancora gli hotel a vantaggio degli agriturismi: il 19% delle famiglie sarde, infatti, ha prenotato un pranzo nelle varie strutture presenti nell’Isola, con un’offerta di prodotti locali a km 0. 

Secondo i dati di Federalberghi, é aperto meno del 25% delle strutture isolane. “Con questi numeri la stagione è ancora da venire – sottolinea Paolo Manca, presidente dell’associazione – In Sardegna c’è ancora il 50% degli hotel che lavora solo 4 mesi all’anno”.

“Trend di arrivi e presenze  in rialzo, quasi da far registrare il tutto esaurito con buone performance di stranieri”, commenta Francesco Morandi, ‘assessore regionale al Turismo, secondo il quale la Pasqua rappresenta il primo vero test di rodaggio per molte strutture.
“Le previsioni sulle settimane successive sono incoraggianti – commenta Morandi – e lasciano intravedere un maggio da record, grazie soprattutto agli arrivi dall’estero e all’allungamento della stagione sino a fine ottobre”.

Porti e aeroporti pieni: traina la Gallura con almeno 42.000 passeggeri attesi per il ponte. La Geasar, società che gestisce lo scalo Costa Smeralda di Olbia, stima un flusso di circa 18.000 persone tra arrivi e partenze. Più o meno in linea con lo scorso anno i dati dell’aeroporto di Cagliari-Elmas. La Sogaer, che ha in capo la gestione, fa sapere che dal 24 al 28 marzo sono previsti tra arrivi e partenze tra i 48 e i 50 mila passeggeri contro i 50-52 della scorsa Pasqua, che però cadeva dal 2 al 6 aprile. I posti offerti sono 55 mila con un movimento di 310 aeromobili. Sul fronte marittimo, saranno almeno 24.000 i passeggeri in transito nei porti di Olbia e Golfo Aranci, i più gettonati per Pasqua. Non sono previste, invece, in questi giorni le soste, sia in Gallura che a Cagliari, delle grandi navi da crociera.

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