Sardegna punta su aree interne per prolungare la stagione

La Sardegna ha deciso di correre su due piste: enogastronomia e patrimonio culturale per allungare la stagione e coinvolgere le zone interne. I mercati del futuro non possono essere solo quelli di sempre: con la Cina si sta per passare dalle trattative ai fatti compreso i voli diretti Sardegna-estremo oriente. E per i prossimi 3 anni si guarda soprattutto a Stati Uniti e Russia. Sono alcuni degli obiettivi operativi del piano strategico ‘Destinazione Sardegna 2018-2021’ presentato dall’assessora regionale del turismo Barbara Argiolas.
Il piano, approvato dalla giunta l’11 dicembre, ha visto il coinvolgimento di 600 persone tra enti, istituzioni, imprese e cittadini che hanno partecipato a una consultazione online e alle due sedute della conferenza permanente del turismo. Tra i pilastri del progetto le comunità locali. Il piano punta su una rete interconnessa di offerta e servizi efficienti.
La sfida per il prossimo triennio è quello di mantenere le posizioni e conquistare nuove quote di mercato. Con la consapevolezza che la concorrenza italiana, mediterranea ed europea è molto forte.    La legge di riforma prevede che l’attuazione sia affidata alla nuova destination Sardegna organization (Dmo) con i 3 aeroporti a fare da traino. C’è un progetto Flight Sardinia development che metterà insieme Cagliari, Olbia e Alghero per coordinare partenze e arrivi. Il Dmo però attende ancora le ultime formalità per decollare. Presi in esame anche alcuni aspetti molto pratici. Previsti il manuale d’uso del comune turistico, la creazione di spazi di sosta adeguati e accessibili vicini alle attrazioni, l’abbattimento delle barriere architettoniche e miglioramento della fruibilità. Più potenziamento di rete di sentieri, strade bianche e percorsi per escursionisti.

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