Dovrebbe chiudere a novembre, solo per un mese e non per i tre precedentemente annunciati, lo scalo di Catania per lavori alla pista. La decisione nasce dalla considerazione di concentrare i lavori in un intero periodo anziché distribuirli in tre mesi mantenendo attivo lo scalo nelle ore diurne. Ma resta il problema su dove verranno dirottati i voli su e da Catania. Diverse le ipotesi. Quella più semplice dovrebbe essere l'aeroporto militare di Sigonella, ma nessuna comunicazione ufficiale da parte dei vertici Nato è ancora pervenuta.
Le alternative potrebbero essere Palermo, Reggio Calabria o la vicina Comiso. Ed è proprio sulla vicenda legata all'aeroporto "Magliocco" che pesano i maggiori dubbi. Da un lato, l'Enav "conferma la propria disponibilità a prestare il servizio sull'aeroporto di Comiso previa specifica autorizzazione dei ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture e dei Trasporti, nello scrupoloso rispetto dei Contratti di Servizio e di Programma con lo Stato".
Dall'altro lato manca ancora la convenzione tra Enav e il Comune di Comiso sui servizi di assistenza al volo. La convenzione deve essere firmata necessariamente nei prossimi giorni poiché sono necessari alcuni mesi per l'avvio del servizio per ragioni strutturali.