domenica, 22 Dicembre 2024

Ryanair: più rotte e voli su Trapani. Wilson: tassa turismo dannosa per Sicilia

Due nuove rotte (per Porto e Napoli), su un totale di 24, e una crescita dell’800% sul numero di voli rispetto all’estate 2019. Ciò con maggiori frequenze su 9 rotte già attive, tra cui Bratislava, Malta, Milano, Pescara, Pisa, Riga, Roma e Weeze. Ryanair lancia così la “Summer 2023”
per l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi (che già da qualche tempo la compagnia aerea irlandese sul suo sito web ha denominato “Trapani-Marsala”).

E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa che i vertici di Ryanair e dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Birgi, hanno tenuto nel pomeriggio nella sala conferenze del Museo archeologico regionale Baglio Anselmi, a Marsala. “Ryanair fa volare l’aeroporto di Birgi e la Regione siciliana è il vento che lo consente” ha detto Salvatore Ombra, presidente di Airgest, aggiungendo che per il periodo estivo si stima “un milione di passeggeri”.

Al fianco di Ombra, anche Eddie Wilson, ceo di Ryanair, Mauro Bolla, country manager Italia della stessa compagnia, e il direttore di Airgest, Michele Bufo. “Questa crescita – ha detto Wilson – è sostenuta dall’impegno di Ryanair in Sicilia e dal continuo supporto del team di gestione dell’aeroporto, che ha lavorato instancabilmente per garantire che Trapani-Marsala emerga dalla pandemia con più voli, collegamenti e tariffe basse. Ryanair ha anche recentemente presentato la sua straordinaria proposta di crescita per la Sicilia e speriamo di impegnarci positivamente con il governo siciliano per offrire ancora più rotte, connettività, posti di lavoro e tariffe più basse per l’Isola. Ryanair è l’unica compagnia aerea che può far crescere il traffico, la connettività e il turismo per la Sicilia. In questo senso, poiché la Sicilia ora compete direttamente con altre importanti destinazioni turistiche del Mediterraneo come Malta, Baleari, Canarie, Cipro e le isole greche, la priorità numero uno dovrebbe essere quella di sviluppare ulteriormente il suo prodotto turistico per tutto l’anno riducendo i costi di accesso attraverso l’abolizione della tassa sul turismo (ovvero l’addizionale comunale), che è dannosa per l’economia insulare. Speriamo in una rapida risposta positiva alla nostra proposta di crescita che garantirebbe 1,5 milioni di passeggeri in entrata in più e 1,5 miliardi di spesa turistica extra all’anno, sostenendo al contempo 1.200 posti di lavoro locali in più”, ha concluso.

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