Scalo Agrigento, D’Orsi spacca il tabellone simbolo

Per il presidente della Provincia il progetto si è arenato anche a causa di Riggio

Non decolla il sogno di aprire un aeroporto ad Agrigento. Il progetto, di cui ormai si discute da diversi anni, nell'intenzioni dell'amministrazione provinciale guidata da Eugenio D'Orsi, sarebbe dovuto servire anche a risollevare il turismo della Valle dei Templi. Esasperato, D'Orsi ha abbattuto con una mazza spaccapietre il tabellone "Un impegno di civiltà e di riscatto. Aeroporto: Insieme si vince", posizionato nella piazzetta Gallo, antistante il palazzo della Provincia.
"Il sogno non è finito – ha detto D'Orsi – abbiamo avuto semplicemente buon senso non volendoci scontrare con nessuno. La Provincia di Agrigento ha speso molte energie nel gettare le fondamenta di un progetto ambizioso per un vero rilancio del territorio. Ci avevano chiesto di trovare gli investitori esterni e di redigere il business plan. Abbiamo assolto a tutti questi compiti – ha spiegato –  e abbiamo anche sfidato quei ‘poteri forti' che si sono sempre opposti alla realizzazione di uno scalo aeroportuale nella zona Sud-Occidentale dell'Isola, condizionandone la crescita economica, sociale e culturale. Primo fra tutti il presidente dell'Enac,Vito Riggio. Oggi, sono più che mai convinto che senza i flussi di denaro che movimenta una struttura aeroportuale la provincia di Agrigento sarà costretta a rimanere ai margini dell'economia nazionale. Ma non ci arrendiamo. Abbiamo tutto per poter fare l'aeroporto, abbiamo gli imprenditori, il business plan, tutti gli studi e tutte le autorizzazioni, manca solamente l'autorizzazione dell'Enac".

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