Dopo i disagi dovuti alla chiusura dell’aeroporto di Catania gli albergatori taorminesi chiedono un piano programmato per evitare in futuro situazioni limite. “In questi giorni – dice il presidente dell’associazione albergatori, Gerardo Schuler – la Regione Siciliana sta raccogliendo, attraverso la nostra Unione Regionale Albergatori Siciliani (Uras), i dati per quantificare il reale danno economico. Anche se poi, avvicinandosi il ferragosto, sembrerà tutto passato, chiediamo con fermezza che anche ‘l’azienda Sicilia’ si doti finalmente di un serio piano d’emergenza. La stagione 2023 sembrava indirizzata a produrre i migliori dati di sempre su tutta la Sicilia, questa botta improvvisa ha frenato bruscamente la tendenza”.
“Nelle ultime 3 settimane, invece, il calo delle presenze turistiche stimato su Taormina è stato del
20-30%, -aggiunge – il calo del fatturato da 3 settimane di oltre il 40% sul previsionale prenotato e poi disdetto last minute. Danno di centinaia di migliaia di euro, ancora in fase di quantificazione. Molte compagnie aeree hanno poi cancellato i loro programmi per evitare ulteriori problemi, anche qui ci sarà un’onda lunga, pesante e non ancora quantificabile”.